1. Un nuovo massaggio o un semplice sogno?


    Data: 12/06/2018, Categorie: Etero Autore: perdutosogno

    ... tanto di camice bianco e studio asettico. Piuttosto potrebbe essere una qualunque vicina di casa, nel primo pomeriggio, sorpresa a vedere la Tv mentre abbozza un riposino sulla poltrona, quando bussi con la classica scusa dell’apri bottiglia…
    
    Mi offre dell’acqua. Fa caldo e fa piacere rinfrescarsi la gola. Mi sento subito a mio agio. Per nulla imbarazzato.
    
    Mi invita a servirmi del bagno e mi indica delle asciugamani piegate e pulite. Mi prende la giacca per appoggiarla sullo schienale di una sedia in salotto.
    
    Mi lavo con calma. Voglio assaporare tutto il tempo. Vado in camera da letto e mi dice di spogliarmi. Mi chiede se preferisco il borotalco o il gel. Mi dice che con il caldo l’olio non va bene. Scelgo il gel che, mi dice ancora, non lascia odori ed è più rinfrescante.
    
    Mentre sto per sdraiarmi sul lettone, mi chiede di togliermi l’orologio:
    
    - Di questo non ne hai bisogno.
    
    Mi chiede se ho qualche dolore particolare e che tipo di massaggio vorrei. Rispondo che sono contratto nelle spalle e nelle gambe. Lascio a lei il tipo di massaggio da fare.
    
    Comincia dai piedi e nel frattempo parla. Non ha una tecnica che possa definirsi tale. Però ha un bel tocco, e poi con la penombra della stanza, il caldo fuori, il mio fantasticare, il suo parlare con tono semplice e pacato, insomma in quell’atmosfera difficile da descrivere, mi rilasso e la lascio fare.
    
    E parliamo… parliamo.
    
    Parliamo di tante cose. Dei dolori muscolari, di come bisogna respirare, del ...
    ... lavoro che a volte va bene e a volte no, del fatto che lei ha famiglia e che le piace quello che fa ma che non rinuncia ai suoi momenti.
    
    Mi chiede di girarmi. Io mi volto verso di lei e comincia a massaggiarmi prima un braccio e poi l’altro. Ho il braccio alzato e tento con le dita di entrare nell’apertura della vestaglia e le sfioro il seno e poi mi abbasso ad accarezzarle il ventre.
    
    Mi dice che ha le tette che le cascano un poco. Mi piace, le dico. Mi piacciono veramente le donne che hanno qualche “imperfezione”. Oh Dio, un po’ di tette in più le avrei gradite veramente…
    
    Mi lascia fare. Mi metto seduto sul letto e mi avvicino. Le bacio il seno e piano succhio i suoi capezzoli. Poi salgo e le sfioro il collo con le labbra. Cerco di darle qualche morsetto. Mi sembra che le piace. Quanto meno non si allontana.
    
    Mi fa distendere nuovamente ed ora è lei che mi bacia partendo dalla pancia e risalendo fino ai miei capezzoli, per poi ridiscendere e ricominciare a baciarmi, compreso il mio pistolo.
    
    Ci scambiamo qualche commento con toni di voce via via sempre più eccitati. Mi invita a toccarmi da solo mentre lei me lo stuzzica con il seno. Gli dico che preferisco che vada di bocca.
    
    Con la lingua che sbatte sul glande, affonda con ritmo lento ma continuo. Sento di non riuscire trattenermi e le chiedo di succhiarlo fino in fondo.
    
    - Non spruzzarmi addosso, mi dice lei.
    
    La rassicuro e comincia a farmi una sega mentre con la lingua mi accarezza il glande.
    
    Non resisto ...