1. Avventure di una Receptionist


    Data: 13/06/2018, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Autore: didi, Fonte: RaccontiMilu

    Innanzitutto mi presento. Mi chiamo Daria (nome fittizio), ho 30 anni e lavoro in un hotel (non dirò n&egrave quale n&egrave la città) a 4 stelle, frequentato per lo più da persone in viaggio per lavoro e turisti benestanti. Lavoro qui da tre anni e mezzo, e anche se ora svolgo un'altra mansione all'epoca dei fatti che sto per raccontare avevo 28 anni ed ero una semplice receptionist. Mi descrivo: non sono certo una modella ma in generale sono considerata una ragazza più che carina e non ho mai avuto problemi a piacere fin dalle scuole superiori. Sono alta 1.67, capelli castano scuri (a volte con qualche mesh bionda) lisci e lunghi poco più delle spalle, occhi tra il castano e il verde a seconda della luce, una taglia 42 di pantaloni e una seconda piena di reggiseno. Ho un piccolo difetto alla vista quindi dovrei portare gli occhiali, anche se molto spesso indosso le lenti a contatto (anche se mi dicono che con gli occhiali ho un'aria da scolaretta che piace molto). A lavoro indosso la divisa dell'hotel, che &egrave composta da un tailleur blu scuro con gonna poco sopra al ginocchio, giacca blu scura con taschino e camicetta bianca sotto. Completano il tutto delle scarpe scollate a tacco basso. In inverno naturalmente porto i collant per il freddo, tassativamente color carne.Il mio racconto si svolge nell'estate del 2011, quando avevo 28 anni. Lavorando come receptionist avevo dei turni da rispettare che spesso mi scombussolavano l'orologio interno, cadendo a volte di ...
    ... notte. Quella volta avevo staccato a mezzanotte, dopo più di otto ore in reception intervallate da due brevi pause per mangiare qualcosa e prendere un caff&egrave. Non avevo particolarmente sonno e quindi decisi di fermarmi a bere qualcosa di fresco al bar dell'hotel, per anche fare due chiacchiere con il barista che conoscevo abbastanza bene e mi era molto simpatico. Trovai il bar più affollato del normale, in effetti era un giorno infrasettimanale di agosto ed evidentemente molti ospiti avevano deciso di rimanere in albergo, chi giocando a carte, chi semplicemente parlando a uno dei tavoli o su uno dei divani. Il barista era piuttosto indaffarato quindi chiesi semplicemente un cocktail di frutta da bere per conto mio, per poi andarmene a casa. Noi dello staff non potremmo bere alcolici dentro l'albergo, ma il barista sapeva bene che non mi dispiaceva affatto, quindi anche se chiedevo un analcolico nei miei cocktail aggiungeva sempre un po' di havana o di rum, e quella sera aveva in effetti un po' esagerato. Ho una buona resistenza all'alcol ma mi trovavo a stomaco quasi vuoto avendo mangiato solo un toast diverse ore prima. Decisi di prendermela comoda perch&egrave tanto non avevo sonno e il giorno dopo non avrei iniziato a lavorare prima di mezzanotte, e oltretutto dovevo guidare per tornare a casa e non mi andava di farlo da brilla vista la presenza usuale di pattuglie della polizia in zona.Mentre cercavo un tavolo in disparte per dare meno fastidio possibile ai clienti mi ...
«12»