1. GIOVANNA DAL PENTACOLO 1


    Data: 14/06/2018, Categorie: Incesti Lesbo Dominazione / BDSM Autore: Giovanna, Fonte: RaccontiMilu

    ... rumorosamente il legno della bara. Poi, lesta, raccolse da terra una manciata di polvere chiara e ne sparse una parte, con gesto teatrale, davanti alla bara, poi, mentre partivano i primi rimbrotti dei presenti, si avvicinò veloce a me e alla mia nonna e buttò ai nostri piedi il resto della polvere. Io sussultai spaventata, mentre mia nonna si voltò dall� altra parte, come se non volesse vederla. Adesso la gente cominciava a gridare e inveire, mentre il sacrestano strillava: - Va via, va via! Cacciatela, Cacciatela! � Qualcuno fece un passo verso di lei, minaccioso, ma dovette ritrarsi immediatamente, perché al fianco della vecchia comparve, come materializzandosi dal nulla, un grosso cane nero, ringhioso e ispido. La vecchia alzò il bastone, imperiosa. Tutti tacquero compreso il cane. Allora la donna mi si avvicinò, si chinò e mi investì con l� alito fetido di vino e di aglio: - Tutt� è povere! Tutt� è povere � a chi primma e a chi doppe! Tutt� è povere � a chi primma e a chi doppe!... Ah ah ah! - la megera iniziò una risata pazza, mi alitò ancora contro, mentre i miei occhi terrorizzati incontrarono i suoi, neri e lucidi come perle , poi si voltò e sparì rapida nel bosco, mentre i primi temerari si armavano di pietre, fingendosi decisi a scacciarla con violenza. Ma fu tutto inutile: la vecchiaccia scomparve così come si era materializzata all� improvviso. Ricordo una gran confusione. Mia madre svenuta nella macchina, delle vecchiette del paese che intonavano litanie ...
    ... vendicative e di cui non capivo le parole, mentre il parroco, arrivato di gran carriera, benediva con l� acqua santa, la piazza, il feretro di mio padre e poi anche me. Intanto mia nonna si poggiò a una serva, sentendosi venire meno, il suo viso dimostrava cento anni, bianca come una cencio, si segnava con la croce. Non dimenticherò mai quelle scene e tutto quello che vidi e, forse, anche quello che non avrei potuto vedere. Nell� ombra nera delle travi del campanile, due figure inidentificabili si godevano la scena. - E� arrivata Iside! � decretò il primo con voce gracchiante, aveva zampe e mani palmate, orecchie aguzze e una coda serpentina, azzurrino sulla schiena, aveva il ventre molle e roseo come un confetto - Scuotiamoli un poco, questi cafoni! � aggiunse in un sibilo maligno. - Stai a posto tuo, Farfariello � disse l� altro personaggio, un monaco corto e rotondetto, col viso da putto. Gli occhi maligni e rossi di fiamma e due piccole corna nere e lucide sulla fronte pelata: � Tu sei qui solo come osservatore, ricorda! � - Maledetto monaco � masticò aspro l� altro e sputò con disappunto sulla campana, bloccandola a mezz� aria, come una fotografia ... impossibile. - Smettila, sporco succube! � il Monaco tracciò un segno nell� aria calda con la sinistra e il tempo riprese a scorrere - Piuttosto controlla bene la bambina, trova i segni e poi vattene. Lo vedi Iside ha già sparso la polvere? � Aggiogato, il mostriciattolo si lanciò dal campanile in una ridicola caduta folle. ...