1. Inedita succursale d’attrazione


    Data: 14/06/2018, Categorie: Etero Dominazione / BDSM Autore: Idraulico1999

    ... in una stanza sconosciuta, in una città non mia, in una stanza d�albergo dove tutto odorava di disinfettante e di polvere. Ero cieca, toccavo i mobili cercando d�orientarmi, cercando di seguire la sua voce per raggiungerlo. Lui era lì:�Non accendere la luce, ascolta la mia voce, lasciati guidare. Io sono il tuo padrone� - m�ha sussurrato in un orecchio bloccandomi la mano prima che toccassi l�interruttore.La sua stretta era forte, con due dita riusciva quasi a bloccarmi il polso, nel cervello sentivo pulsare le vene, il suo profumo mi &egrave penetrato nel naso insieme alla sua lingua che mi baciava il collo. Ho avuto paura che le sue mani mi stringessero il collo, stavo per fare l�amore con uno sconosciuto, con il mio amante virtuale, ma lui amabilmente m�ha sussurrato:�Vieni Rossana, fammi vedere come ti sei vestita�.Dopo m�ha fatto avvicinare al davanzale della finestra, ha acceso una luce dietro le mie spalle. Il contorno del mio corpo si &egrave riflesso sul vetro della finestra, era il contorno d�una femmina in calore, successivamente m�ha fatto piegare e m�ha sollevato la gonna tastandomi i glutei:�E� stata brava la mia serva, sei già bagnata vero Rossana? Fammi sentire la fica umida�.Lo ero eccome, ero bagnata, terrorizzata all�idea di non piacergli. Io ero Rossana e lui Padrone. Due anime che si erano incontrate per una notte sola o per sempre dentro i sogni:�Adesso appoggia le mani sul davanzale, piegati, mostrami le natiche, sì, così da brava cucciola�.Con una ...
    ... mano m�ha fatto aderire completamente al davanzale quando un improvviso dolore ha bloccato il mio respiro, tranciando di netto ogni pensiero. Ha cominciato a colpirmi le natiche con una specie di paletta di legno piatta, io ho cercato d�urlare, ma lui con un gesto della mano m�ha rivoltato il viso infilandomi la lingua in bocca succhiandomi i pensieri e il cuore, non permettendomi altro che di respirare. Era quello che volevo. Sentirlo.�Ti ricordi? Qualunque dolore fisico che proverai sarà tanto più acuto quanto più sarà coinvolta la tua mente. E� questo che intendevo. Stai cominciando a godere. Non appena il tuo sedere sarà sufficientemente rosso e gonfio ci passerò la lingua sopra, leccherò il tuo buchetto nero, lo riempirò di saliva e ti prenderò. Ora, qui, aperta davanti ai miei occhi, la catenella che ho legato in vita adesso titilla, quello &egrave il simbolo del suo potere su di me�.Io stavo già godendo, volevo gridare, ma il mio corpo si ribellava, sentivo il dolore in ogni piega del corpo, delle scosse che sconquassavano il mio corpo a ogni colpo, ma contemporaneamente cercavo la sua bocca, desideravo farmi penetrare dal suo odore in ogni singola cellula ed ero bagnata. Non ero mai stata sodomizzata, la paura m�attanagliava rendendomi incapace di muovermi, ma il desiderio di sentirlo dentro di me, di provare un desiderio ancora più forte mi rendeva conciliante e docile. Lui era adesso la mia liana, lui era la liana sulla quale io mi ero attaccata per desiderare. A lui ...
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