1. Il mare d’inverno


    Data: 15/06/2018, Categorie: Etero Autore: xtrans

    ... lenti e decisi.
    
    Mi sollevo. Le mie ginocchia ai suoi fianchi. Continuo così qualche istante e poi con le mani la prendo in vita la faccio sollevare in una perfetta pecorina.
    
    Adesso spingo forte, le nostre carni risuonano dei miei colpi sempre più decisi e veloci. Lei geme, la prendo per la treccia, a tratti la tiro verso di me e a tratti le schiaccio ancor più la testa sul cuscino, le piace.
    
    La penetro, ora ha la fronte appoggiata al suo avambraccio e con l’altra mano si masturba il clitoride. Le mie mani sono sui suoi fianchi, la sua vita è sottile e spostando di poco la mano riesco ad infilarle il pollice nell’ano. I suoi gemiti dimostrano che anche questo la fa impazzire.
    
    È una visione stupenda. Asseconda il mio ritmo, i miei colpi. È fradicia!
    
    Lo tolgo per un istante e divaricandole le natiche con le mani la lecco dietro. Lei in risposta inarca la schiena e la mano che prima aveva sul clitoride afferra i miei capelli e mi spinge dentro, così fa la mia lingua nel suo ano perfettamente dilatato.
    
    Mi risollevo, torno a penetrarla, appena un paio di colpi e lei “te quiero por detrás!”.
    
    Cambio ingresso. Appoggio il glande, gli umori sempre abbondanti bastano a lubrificare, spingo, adagio, entro.
    
    La sua mano aperta è appoggiata sul mio ventre a dettare i tempi. Si rilassa, si distende, mi accoglie tutto. Cerca lo spessore della mia base, lo ha, glielo faccio sentire arrivando in fondo e dando un ulteriore spinta. Avanti così.
    
    Viene! Nessun ...
    ... preavviso, grida ancora ma soffoca l’urlo nel cuscino.
    
    Il suo istinto primordiale è libero. Mi tiene completamente dentro. Sento tutte le sue contrazioni. Poi la sua mano torna sul mio ventre e “despacio” mi fa uscire lento.
    
    Appena le sono fuori crolla su un fianco, appagata, occhi chiusi “me está matando caballero!!”.
    
    Sorrido, la mia autostima è alle stelle. Dare piacere mi fa godere tanto quanto venissi io stesso.
    
    Mi sdraio al suo fianco in contemplazione. Gli spasmi del suo piacere che pervadendo ancora il suo corpo si trasformano in piccole scosse perfettamente percepibili.
    
    La lascio nella sua intimità a godersi quel momento e ne approfitto per andare in bagno a sistemarmi.
    
    Rientro nella stanza pervasa dai nostri odori che ora si sono fusi completamente. Eccitante ed al contempo appagante. Lei è ancora lì, stessa posizione, io in piedi sulla porta. Apre gli occhi, mi sorride per l’ennesima volta in questa giornata tanto sorprendente quanto inaspettata, e battendo con la mano sul letto mi invita al suo fianco.
    
    Mi stendo a fianco a lei che subito mi bacia, le sue labbra scendono sul mio petto, sul mio addome e tornano al mio inguine. Me lo prende in bocca e me lo fa tornare duro ancora una volta. Appena l’erezione è completa si mette sopra e se lo infila.
    
    È sempre bagnata, calda, morbida e avvolgente. Le mie mani sui suoi seni e lei che si muove sopra di me col bacino avanti e indietro, adagio. Con le mani si disfa la treccia. I capelli scuri sono liberi di ...
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