1. ALICE - un pò di me - cap 1


    Data: 16/06/2018, Categorie: Etero Autore: altrosesso

    ... esserci quanto avrebbe voluto, così ci eravamo occupati noi di tutto: location, decorazioni, inviti e tutto il resto. Ogni giorno ci si sentiva e ci si vedeva� i primi giorni tutto come al solito poi� era successo qualcosa. Qualcosa che sarebbe potuto passare inosservato ma che invece fece scattare una molla.L�idea era venuta a lui, quella di andare in un sexy shop, per cercare qualcosa di spiritoso e un po� spinto, tanto per dare una nota di colore a quella festa. In fondo Anna non era più una bambina: stavamo festeggiando il suo trentesimo compleanno.E lì fu facile cadere nei doppi sensi. Strabuzzare gli occhi davanti a quei falli giganteschi e a tutti quei gadget di cui allora ignoravo l�esistenza.A �questo lo dovrei comprare per me� mi ero voltata a guardare. Per trovarlo tutto concentrato davanti ad una vagina finta.Ridacchiai e lui si voltò.�Genny� ha i suoi periodi� sono più no che si�� disse scoraggiato.�Come ti capisco� anche Luca aveva i suoi periodi�� dissi battendogli la mano sulla spalla.Io e Luca eravamo stati insieme una vita, tra alti e bassi, tra chiacchiere di una vita insieme e sogni per il futuro. Ma tutto era evaporato quando una notte lo avevo trovato al telefono con un�altra. Con il cazzo in mano. Mentre le diceva �Non vedo l�ora che sia domani: come mi succhi il cazzo tu�� e mentre i nostri sguardi si erano incrociati lui aveva sborrato. Come non mai in tutto quel tempo passato insieme.Luciano ridacchiò.�A me farebbe piacere se i periodi di Genny ...
    ... fossero come quelli che aveva Luca. Lo troverei eccitante.�Sapevo bene a cosa si riferiva. Già, perché dopo qualche tempo avevo scoperto che �l�altra� era un lui. Un lui di colore, altro quasi due metri e possente come un armadio. E con un cazzo� gente che cazzo! Un cazzo che quando ti entrava dentro ti strappava la pelle� lo avevo preso solo due volte e mi erano bastate. Mi era piaciuto da matti, chiariamo, ma dopo i rapporti con lui per almeno due giorni dovevo stare a riposo. E stare a riposo non fa per me. Amo troppo il sesso.A volte capita che però sia lui, Pier, a chiamarmi: gli piace avere un pubblico. E a me piace guardare. Specie quando infila il suo bastone nel culo stretto di Luca. Sarà un piacere perverso, una sorta di rivincita, non so�ma vederlo mentre stringe i denti per soffocare un grido e arpionarsi a qualcosa fino a farsi diventare le nocche bianche� ecco &egrave lì che io comincio a bagnarmi.�Ti passo il numero di Pier, se vuoi�� dissi alludendo ad altro, pur sapendo che ero nettamente fuori strada.Lui aveva riso e mi aveva guardata. In un modo che� era stato in quel momento� non so, era stata come una scintilla, un prurito� tra le gambe.�Due donne insieme?� avevo azzardato, sostenendo il suo sguardo.�Si� o una più giovane�� aveva ribattuto lui.Poteva finire lì e sarebbe bastato. Ma dopo Luca mi si era aperto un mondo.�Una con una voglia matta di giocare?�Aveva stretto i denti come per ingoiare una risposta e, in risposta, io abbassai gli occhi sotto la cintura ...