In vacanza a casa dei suoceri - parte 2 - Racconti Erotici

In vacanza a casa dei suoceri - parte 2

Grazie a tutti quelli che mi hanno incentivato a continuare a scrivere, poi oggi ho ricevuto un messaggio da Losardodavide, il quale mi ha dato il giusto stimolo per scrivere la 2' parte.

Spero piaccia come la prima parte

Grazie ancora

L.

Maria aveva preso con tutta la mano il cazzo, lo stringeva, lo palpava, lo muoveva piano, sempre attraverso il leggero tessuto di nylon del costume, i miei primi mugolii di piacere iniziavano ad uscirmi dalla bocca, i suoi occhi verdi si erano accesi di un’altra luce, erano diventati molto più lussuriosi.

Sapeva che stava facendo una marachella, una cosa che non doveva assolutamente fare, sia verso suo marito, che in special modo, verso la sua tanto adorata figlia, ma qualche cosa era scattato sia nella sua testa che nella mia. Sarà stato il caldo, il sole sulla pelle, il rumore del mare, e non da meno, la sua forte carica erotica, eravamo tutti e due realmente troppo eccitati.

A questo punto non mi restava altro che fare l’ultimo passo.

In giro non c’era nessuno, eravamo soli lei ed io, così mi decisi ed abbassai il costume, come una molla il mio durissimo cazzo svettò fuori.

Maria, senza dire nulla, mi fece un sorriso da vera porca, come per volermi dire: adesso vedrai cosa ti faccio.

E così fece, sempre seduta sul lettino, con una mano iniziò ad accarezzarmi le palle, quasi come per pesarle, ed anche lei iniziò a mugolare e fare apprezzamenti del tipo: “come sono calde, mmm come le hai gonfie”, con l’altra mano ...

... finalmente prese il cazzo senza la barriera del costume, partì con una lentissima sega, lo scappellò e finalmente sentii la sua lingua sulla cappella.

“Ahh che buono il tuo sapore ! Sento le tue gocce di liquido mmm che buone” – diceva Maria – ero rimasto nudo, a quel punto le mie mani abbassarono le spalline del costume, e lei rimase col seno nudo ed i capezzoli irti come chiodi.

Quei grandi seni mi eccitavano veramente come un porco, più le toccavo i capezzoli, più Maria ingoiava il mio cazzo, le sue mani mi toccavano ovunque, era assatanata, penso che questo bocchino, sia stato uno dei più belli della mia vita, sputava sulla cappella e tornava ad ingoiare e succhiare come una forsennata, “Luigi quanto mi piace il tuo cazzo” – diceva Maria, io ero al settimo cielo, poi fece la cosa che mai mi sarei mai aspettato.

Aprì oscenamente le gambe, spostò il costume ed iniziò a toccarsi il figone che finalmente potevo ammirare in tutta la sua grandezza.

Il suo pelo era serico, bagnato, le sue dita aprivano le enormi labbra e titillavano il clitoride gonfio, non

resistevo più, tra il bocchino e la visione di quel ditalino esplosi 3 – 4 fiotti di sperma nella sua bocca, lei era bellissima, mi guardava con gli occhi carichi di lussuria, ingoiò il mio seme e mi diede un dolce bacio sulla cappella.

M’inginocchiai, la abbracciai, la baciai e sentii il mio sapore che era ancora nelle sue labbra.

Lei allora mi diede un dolce bacio e mi disse – “mi raccomando, questo è ...