1. Sono il tuo cane CAP 2


    Data: 01/07/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: SlavePZ, Fonte: EroticiRacconti

    "SONO DOLCE SOLO CON MIO MARITO, NON ASPETTARTI LE COCCOLE"... A pronunciare queste parole era stata la moglie di Dario, una signora sulla sessantina, non molto alta ne bella (una pancetta vistosa e qualche ruga di troppo) molto ben vestita, i suoi movimenti erano eleganti, parlava un italiano perfetto, era una persona ben istruita. Mi guardava e sorrideva, poi mi dice "RESTA QUI DA BRAVO, LA TUA PADRONA TORNA TRA POCO..TI DEVO PORTARE A FARE I TUOI BISOGNI E POI VORRAI MANGIARE.." si volta con calma ed eleganza e rivolta a Dario "QUESTA VOLTA TI SEI SUPERATO" poi insieme i due rientrano in casa. Mille dubbi si presentavano nella mia testa, pensai che era una coppia di pazzi e io ero ancora più pazzo a restare li nudo con una catena al collo che mi costringeva a restare vicino a un albero, ma la cosa assurda era che più mi spaventavo e più mi eccitavo..quella maledetta CB stringeva da far paura. Passarono i minuti, credo fosse ora di pranzo, in realtà avevo perso il senso dell'orientamento..non sapevo assolutamente che ora fosse, vedo avvicinarsi la Padrona, era sola...mi libera dalla catena e attacca al collare un guinzaglio, mi guarda e dice "ORA ANDIAMO A FARE I BISOGNI" si china a me e stacca il plug con la coda dal mio ano (avevo quasi dimenticato di averlo erano ore che lo indosssavo) che dolore!!! Si è così toglierlo fa un pò male, lei se ne accorge e mi dice "QUESTIONE DI TEMPO CARO MIO, SARAI COSì ABITUATO ALLA COSA CHE NON NE POTRAI FARE A MENO" poi strattona con ...
    ... delicatezza i guinzaglio e mi incita a seguirla. Inizio a camminare ma non riesco a stare al suo passo, non avevo mai camminato come un cane si ferma, mi guarda e senza parlare estrae dalla borsa una bacchetta, "3 BACCHETTATE PER IL CANE CATTIVO" Non si risparmia, usa tutta la forza che ha, la carne del mio fondoschiena brucia...avevo già ricevuto delle piccole frustate in passato, queste non erano paragonabili. Urlo per il dolore, lei mi guarda e dice con un innaturale calma "SE NON LA SMETTI DI LAMENTARTI MI COSTRINGI A PUNIRTI PIù FORTE" abituato a usare la parola le dico "VA BENE" e lei "SEI UN CANE NON UN UOMO, SE VUOI COMUNICARE ABBAIA" poi mi tira un altra bacchettata sulle natiche. "DAI ANDIAMO E VEDI DI STATE AL PASSO, MAI DIETRO E MAI AVANTI A ME...SEMPRE DI FIANCO". Con non poca fatica la seguo dietro la villa, mi fanno male le natiche e poi le ginocchia e anche i polpastrelli delle mani. Arriviamo in un terreno, li per la prima volta noto che nelle vicinanze non c'è nulla.. Lei mi guarda "SU DAI, NON ABBIAMO MICA TUTTO IL GIORNO FAI TUTTI I TUOI BISOGNI E RICORDA CHE SEI UN CANE" Che imbarazzo, non ho mai defecato di fronte a qualcuno. La faccio, e poi guardo la mia padrona, lei mi guarda "BEH, SEI O NON SEI UN CANE?? DEVI ODORARLA E POI POTRAI ANDARE" io disgustato ubbidisco, non riesco a nascondere il rumore dei conati "TI ABITUERAI ANCHE A QUESTO" poi tira il guinzaglio e lo lega a un muretto, prende una pompa per innaffiare e mi bagna. "ORA SEI PULITO" m'infila ...
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