1. La signora dell'autostop...


    Data: 05/07/2018, Categorie: Etero Autore: Hellboylazio, Fonte: Annunci69

    Era una domenica mattina di un'estate afosa e soleggiata. Mi ero messo in macchina per andare a trovare alcuni amici che mi aspettavano per pranzo. Essendo in largo anticipo, decisi di costeggiare una stradina che fiancheggiava una stazione dei treni, così avrei guidato tranquillamente, ascoltando la radio ed evitando il traffico della domenica.
    
    Ad un certo punto scorsi una figura sul ciglio di quella via isolata, che si sbracciava nella mia direzione. Non è mia abitudine fermarmi a raccogliere gli autostoppisti ma data l'ora, e il fatto che riconobbi una donna, accostai la macchina affacciandomi dal finestrino.
    
    "Mi scusi.", mi fece subito la signora. "Grazie per essersi fermato. Sono appena scesa dal treno per andare in spiaggia. Purtroppo ho perso l'autobus."
    
    "Non c'è problema.", risposi io. "Salga, che l'accompagno. Tanto vado nella stessa direzione."
    
    Velocemente la signora caricò la sua borsa da mare sul sedile posteriore e si accomodò accanto a me: mentre si sistemò la scrutai per alcuni secondi. Avrà avuto circa una cinquantina di anni, forse di più. Nonostante l'età la vidi ancora ben messa: magra, seno grande e lunghi capelli color platino da dove si intravedeva una leggera ricrescita.
    
    Percorremmo tutta la stradina in silenzio quando, per rompere il ghiaccio, le chiesi di preciso dove la dovessi portare.
    
    Lei mi diede alcune indicazioni ed io annuii, quindi uscii dalla stradina e mi diressi verso un piccolo campo alberato che si affacciava sul mare ...
    ... prima di raggiungere la spiaggia.
    
    Ad un certo punto, e cosa del tutto inaspettata, la signora si voltò verso di me e mi chiese: "Per ringraziarla, posso farle un pompino?"
    
    Ammetto che il mio cervello ci mise un po' a capire cosa quella sconosciuta mi stesse chiedendo. Tutto avrei pensato, tranne quella proposta così audace e improvvisa. E ci misi anche un po' a rispondere. Continuai a districarmi tra li alberi prima di dirle che per me andava bene: le parole mi uscirono di bocca senza che io ci facessi molto caso.
    
    Mi fermai sotto la fresca ombra di un albero e spensi il motore. Subito la signora si chinò verso di me e mi aiutò a slacciare i jeans. Mi sfilò le mutande e iniziò a passarmi la mano sul cazzo. Leggermente imbarazzato mi guardai intorno: fortunatamente non c'era nessuno nei paraggi e le macchine parcheggiate nel campo erano vuote.
    
    Con foga la signora mi scappellò e prese a segarmi: il caldo e la situazione aumentò ancora di più la mia eccitazione. Vidi la mia cappella gonfiarsi e diventare rossa e lucida. Mugugnai qualcosa e la signora iniziò a sfregarmela con il pollice mentre, con l’altra mano, incominciò a massaggiarmi delicatamente le palle. Poi, come se avesse letto i miei pensieri, si infilò il mio cazzo in bocca e iniziò a succhiarlo con voracità.
    
    Continuò così per un po’, alternandosi a fasi brevi e veloci: ogni tanto si scostava per continuare a segarmi e per passarmi la lingua sulla cappella. Velocemente io le scostai il vestitino, facendole ...
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