-
Speranza e attesa di te
Data: 06/07/2018, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
Io m�aspettavo che tu mi scrivessi, eppure non l�hai fatto. A questo punto spetta a me, visto che da sempre prediligo quest�antica forma e questo stile di comunicazione che tutt�oggi colpisce specialmente con te. Quante volte, infatti, ti ho scritto per il piacere d�immaginarti seduto alla scrivania del tuo studio, ammaliato da parole che nero su bianco t�hanno avvedutamente sorpreso, a volte commosso, altre volte incuriosito, più spesso eccitato? E proprio per bontà e in virtù di queste ultime reazioni che i miei scritti hanno suscitato in te adesso mi chiedo: fin dove ho spinto la mia fantasia? Fin dove t�ho raccontato cose lascive e nascoste, insabbiate da svariati anni nella mia mente? Che cosa t�ha maggiormente colpito?Io ho innegabilmente un fuoco che nascondo abilmente sotto una fitta coltre di cenere, ma tu hai però soffiato questa cenere scontornando un profilo netto e deciso, costruito e infine innalzato negli anni su basi robuste e solide. Il mio, invero, non è soltanto fuoco di passione, è piuttosto un�appassionata, una decisa e una vibrante voglia d�amore che si traduce immancabilmente quasi in una preghiera, perché è un bisogno di credere nell�amore, nella sua bellezza, nella sua desolata e talvolta selvaggia tenerezza, dato che è dolce e asprigna insieme, come taluni frutti di bosco profumati al di là dei sensi. La cenere è quella che attualmente mi reprime soffocandomi, ...
... in quanto è grigia, dato che mi dà inquietudine e perenne tormento, perché il vento la sta soffiando in una direzione dove io non voglio necessariamente andare.A dire il vero non m�appartiene, però m�umilia in maniera netta, giacché va verso il basso, considerato che quanto tu mi proponi specificando di fare m�inquina sporcandomi nel corpo e ancora più profondamente e appieno nell�anima. Sì, perché io non sono un oggetto, non sono un corpo da usare né una foto da mostrare, tanto meno l�amante da esibire, da mettere in mostra. Io t�appartengo come un dono da custodire e da tutelare in un piccolo scrigno nel tuo cuore. Perché insisti?In realtà, a ben vedere, non serve una serata senza luna per entrare in un portone d�un vicolo scuro per imbrogliare e per mescolare quelle sconcezze, quelle vergogne che di giorno m�arrossano il viso, così come non serve scappare ma serve adesso fare un passo indietro, sì, un bel passo all�indietro su queste foglie d�autunno che fanno rumore sotto le suole, poiché allo stato pratico è un rumore che riempie il cervello sollecitandolo, perché in certi attimi si colora di rosso, di giallo, d�arancione e di tutte le altre calde sfumature che si stemperano nel piacere di percorrere e di visitare insieme un pezzo di questo viale.Ebbene sì, due paia di suole, solamente due suppongo io, non sono più o meno all�altezza, alla nobiltà e al prestigio dei tuoi sogni?{Idraulico anno 1999}
«1»