Catia da moglie casta a troia x necessità - Racconti Erotici

Catia da moglie casta a troia x necessità

... facendole sentire il calore del liquido invadere per tutto il corpo . Umiliata da disperarsi di pianto con le mani incrociate sui seni e i peli pubici intrisi di urina lei li in mezzo ad una pozzanghera maleodorante con lui di fronte che se la guardava soddisfatto di aver trovato una nuova vittima La mandò a lavarsi per quello che poteva ,nel bagno, e prima di uscire da casa volle essere baciato sulla bocca e lei pur di uscire da li lo fece senza pensare troppo per evitare che tutto ciò che aveva subito fosse stato inutile. Quando uscì il direttore telefonò all’avvocato del marito per raccontargli quello che aveva fatto con Catia L’avvocato non credeva alle sue orecchie e si eccitò moltissimo a sentire i particolari. Terminata la telefonata fece quattro conti e pensò che se avesse fatto una certa strada sicuramente l’avrebbe incontrata prima che rincasasse e fu così - Signora Catia buona sera salga le devo parlare visto che l’ho incontrata le risparmio la fatica di venire in studio Lei ingenuamente salì e lui prese la strada dove aveva lo studio dove una volta dentro … - L’ho vista uscire dalla casa del direttore del carcere - Ma cosa dice avvocato si sta sbagliando - Se le dico di averla vista è perché è così e lei lo sa che è vero lo dovrò dire a suo marito lei capisce io sono il suo legale di fiducia lui si fida solo di me - No . la prego non mi faccia questo se sono andata li l’ho fatto per lui per evitare che gli facessero del male - Si ma lei doveva avvisarmi e ...

... chiedere a lui se era d’accordo - Ma lei scherza se sapesse che sono andata li quello mi ammazza quando esce e poi se sapesse che umiliazioni che ho dovuto subire da quel mostro - Mi dispiace ma dovrò informare suo marito lei capisce io sono il suo avvocato - La prego mi chieda qualsiasi cosa ma non gli dica nulla gli darò altri soldi ….. - Mi faccia un pompino - Cosaa? - Ha capito benissimo mi prenda il cazzo in bocca Mentre lo diceva lo aveva già tirato fuori ed era dritto e gonfio da scoppiare lei si mise in ginocchio sul tappeto e iniziò a succhiarlo ma lui volle che si alzasse la gonna e scendesse le mutandine pretendendo che si toccasse mentre succhiava Catia succhiava e lui controllava che si toccasse e lei lo faceva muovendo i polpastrelli sul grilletto allora lui fece scorrere le mani lungo i seni e gli afferrò i capezzoli sapientemente e consapevole che a casa dell’altro aveva subito senza godere quindi la stava preparando per una bella scopata . Dopo qualche minuto la fece allungare sul tappeto e gli venne sopra infilandole la fica e baciandole le labbra Lei inizialmente era poco partecipe ma poi avvertì il piacere e l’orgasmo non tardò a raggiungerla facendola vibrare come se avesse un attacco epilettico lui allora lasciò di scoparla e lo portò davanti alla sua bocca dove lei lo succhiò bevendo tutto quando venne Quella scopata gli aveva quasi fatto dimenticare l’umiliante incontro con il direttore e se ne tornò a casa stremata ma leggermente più rilassata , l’avvocato ...