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Acciaio incandescente
Data: 07/07/2018, Categorie: Altro, Etero Autore: Ashara
... volesse: un giovane gingillo col quale trastullarsi nelle fredde e solitarie notti a bordo. Il viaggio era ancora lungo e sicuramente la signora pensava che ci sarebbe stato tutto il tempo di divertirsi abbondantemente...Non sapeva quanto sarebbe rimasta delusa: Sandro non aveva mai avuto rapporti di quel tipo con una donna, e fino a che non aveva incontrato lei non avrebbe mai pensato di poter desiderare di farlo. Non avrebbe saputo cosa fare e poi... e poi non era ciò che lei credeva che fosse. L'immagine del membro teso di Elia stretto nel proprio pugno, la sensazione dolcissima e lacerante di averlo a fondo dentro di sé emersero come un lampo dal passato aggiungendo eccitazione a eccitazione, confusione a confusione.Respirò a fondo per cercare di calmare i pensieri e prese una stretta scaletta metallica per scendere nel ventre della nave. Percorse il labirinto di corridoi con passo sicuro e infilò la propria chiave nella porticina della minuscola cabina che divideva con Davide: due cuccette anguste e poco più, uno spazio soffocante dove aleggiava un pesante odore di vomito.Davide giaceva sul materasso, pallido in volto. Occhiaie nere cerchiavano i suoi occhi e la sua pelle aveva assunto un colorito giallognolo che non aveva mai avuto prima. Oggi che quasi non si vedeva onda il mal di mare gli aveva dato tregua e ragazzino stava finalmente riposando: purtroppo non c'era rimedio, bisognava aspettare che la traversata finisse e sperare che nel frattempo il suo corpo non si ...
... debilitasse troppo. Sandro controllava che bevesse regolarmente e lo costringeva a mangiare ogni volta che le onde si calmavano. Gli carezzò la fronte e lo cullò a lungo cercando di fargli sentire il conforto dell'unico membro della famiglia che non fosse lontano migliaia di chilometri.La sirena che indicava l'ora di cena risvegliò entrambi dal torpore e Sandro scosse il fratello trascinandolo fuori dalla cabina nonostante le proteste.“Devi mangiare!” Gli intimò.Non era l'unico motivo per il quale voleva il fratello con sé: la sua presenza forniva una distrazione dall'acciaio incandescente degli occhi grigi della donna e dalle reazioni viscerali ed inspiegabili del suo corpo ad essi.I due giovani sedettero al tavolo loro assegnato, tra quelli attribuiti alle cuccette di seconda classe esattamente al confine con quelli di prima. Esattamente di fronte a lei che occupava il tavolo adiacente.Davide ingerì in fretta ciò che gli venne messo davanti senza parlare e per un po' Sandro si concentrò sul pasto del fratello trascurando il proprio. Quando il ragazzino non ce la fece più a tenere giù un altro boccone si alzò.“Torno in camera.” Disse perentorio “Tu resta pure qui a sentire la musica.” E si affrettò verso l'uscita, talmente ansioso di tornare a stendersi da investire quasi un cameriere e il suo vassoio.Un'altra sera di solitudine per Sandro, consumata tra le chiacchiere insulse dei vicini di tavolo, le melodie dell'orchestra, gli occhi metallici e pericolosi della donna e le ...