Narciso
Data: 08/07/2018,
Categorie:
Autoerotismo
Sensazioni
Autore: Mima, Fonte: RaccontiMilu
�Non esiste nessun luogo che riesca a trasmettermi la stessa sensazione di pace� pensai mentre ammiravo l�enorme distesa d�acqua che si stagliava calma e imponente davanti ai miei occhi.Due ore di camminata tra salite e sentieri ripidi ma alla fine del percorso riuscivo sempre a rimanere a bocca aperta.Quel lago è per me un rifugio dalla realtà, un piccolo angolo in questo vasto mondo dove posso sdraiarmi allegramente sull'erba morbida, chiudere gli occhi e dimenticare ogni problema.Il mio piccolo rifugio si trova su un�altura che sovrasta il lago, nascosto da una fitta vegetazione che lo protegge dalle orde di turisti, i quali preferiscono la spiaggia.Per questo ogni qualvolta mi sentivo giù di morale, prendevo il primo autobus e mi dirigevo lì dove nessuno sarebbe venuto a cercarmi.Era da un po� di ore ormai che, con un libro vicino, ascoltavo sdraiata le urla dei bambini in lontananza, il verso dei gabbiani, i rumori delle barche e il suono dolce dell�acqua che, formando piccole onde, andava infrangendosi contro gli scogli sotto di me.Un venticello leggero mosse delicatamente gli steli d�erba, accarezzandomi dolcemente le guance e girando di qualche pagina il libro posato.�Narciso� diceva il titolo a caratteri cubitali.Quel mito aveva sempre esercitato un certo fascino su di me, un uomo che amava se stesso a tal punto da struggersi di dolore.In un flusso di coscienza inarrestabile pensai che anche a me sarebbe piaciuto poter parlare con me stessa, una me stessa in ...
... carne ed ossa che mi aiutasse nei momenti difficili, che mi facesse compagnia quando mi tornava in mente quella sensazione quasi perenne di essere un pesce fuor d'acqua.Infondo chi ci conosce meglio di noi stessi? E in quella immensa solitudine in cui versava la mia vita, quanto sarebbe stato consolatorio poter parlare a tu per tu con me stessa?�Non sbaglierei mai il regalo di compleanno da prenderle, avremmo gli stessi gusti su tutto e sono anche sicura che sarei per lei un'amante ideale� pensai scherzosamente tra me e me.�Da quanto tempo questa malinconia non ti abbandona?� questo pensiero riecheggiava prepotentemente nella mia testa.�Troppo� risposi come se mi rivolgersi ad un interlocutore esterno.�Chi è rimasto nella tua vita?��Nessuno��Sicura?��Tu��Perché sei qui?�Sotto sotto lo sapevo, il vero motivo per cui salivo quell'altura non era certo il panorama o la voglia di stare sola, ah! Dio solo sapeva quanto volessi smetterla di essere sola!Un piccolo passo e sarebbe tutto finito.Quell'epifania mi spaventò, chiusi gli occhi, cercando di pensare ad altro e piano piano scivolai in un sonno profondo.Quando mi risvegliai era notte fonda e non capii esattamente dove fossi, mi sentivo estranea al mondo, come in una bolla scura e fredda.�Mi sono davvero buttata?� pensai.In quella bolla c�ero solo io, il mondo racchiudeva solo me e ...me.Una strana sensazione mi stava possedendo nel dormiveglia in cui ero ancora immersa, mi sentivo davvero in compagnia di qualcun altro ed ...