Sudata
Data: 18/08/2017,
Categorie:
Etero
Autore: Ginnylinny, Fonte: EroticiRacconti
Sudo tremendamente. Sento ogni parte di me madida, saranno queste temperature estreme, che non sopporto. Odio l’estate e tutta questa merda di caldo, in cui pianterei l’aria condizionata a 13 gradi fissi. “Meglio una broncopolmonite che questo isterismo”, penso tra me e me. Col vestito appiccicato, arrivo a casa, apro la porta e ti intercetto sul divano. Stravaccato al fresco ti invidio, io mi sento uno spruzzino vivente. “ Ehi, freddino fuori eh?” mi dici a mo di saluto. “ Senti non fare lo stronzo, perché sono già incazzata!”, Intanto ti alzi e ti avvicini a me, “Signorina, vedo che siamo sempre fini “ mi dici, col tuo sorriso sbilenco. Inizi a palparmi il seno, per posare le tue mani sui fianchi e intanto mi lecchi il collo. “Dai che sono bagnata di sudore come un animale, lasciami fare una doccia prima!”, ma lo so che non sono convincente per un cazzo. Anzi forse per il tuo lo sono, lo vedo già un po’ teso, sotto alla stoffa leggera dei tuoi pantaloncini. Sento una goccia di sudore scendermi da metà schiena, fino a infilarsi repentina dentro ai miei slip tra i miei glutei, ma non ci faccio caso, sono distratta dalla tua lingua. Continua a tormentarmi il collo, sudato anch’esso, ovviamente. “ Dai che sono spolta, come faccio a eccitarti in questo modo” cerco ancora di dirti, mentre mi pianti le mani sul culo sollevandomi il vestito. Mi fissi negli occhi, quello sguardo da dannazione, ti vuoi sempre far implorare per poi fare comunque a modo tuo. “ Ah si sei sudata da per ...
... tutto ? Adesso vediamo”. Mi fai alzare le braccia, mi annusi piano i due incavi che ci trovi e mi dici: “ qui profumi” e piano le lecchi entrambe. Ormai sono abituata, a questo tuo piccolo feticismo per le ascelle, prima di conoscerti non pensavo potesse esistere. “ Ma perché sei tendente alla psicosi?” ti chiedo. “ Ti lecco da per tutto perché sono un maiale, non perché sono matto. Poi sono così morbide e lisce, non ci riesco” mi zittisci . Già sto ridendo come una matta, temo tantissimo il solletico e tu lo sai bene, saltello sul posto mentre tu continui a farlo, sorridendo sornione. “ Niente sudore qui, proviamo da un’ altra parte”. Ho già qualche sospetto sulla tua prossima mossa. Stacchi la tua mano destra dal mio gluteo, per piantarla sulle mutandine e dire:” Qui sei proprio tanto madida‘“ mi punzecchi, carezzando con vigore il mio sesso già vibrante. Continui a braccarmi e a farmi indietreggiare, fino a quando non mi fai, sdraiare sul dorso, sopra al tavolo della cucina. Mi sfili gli slip, li annusi e li lecchi. Ti vedo già inebriato dei miei odori, che mi porto dietro da tutta una giornata. Mi ecciti, perché non ti schifi mai di nulla. Quello che per un’altra persona è una cosa che sfiora la depravazione, per te invece, è puro erotismo. Riesci sempre a trasmettermelo, mi contagi come una malattia, dalla quale non voglio essere immune. Parti a leccarmi piano un inguine, discendi la coscia e arrivi al ginocchio per poi spingerti sul collo del piede. Lecchi ogni dito che ...