Avventure di uno qualsiasi – Mattina agitata
Data: 11/07/2018,
Categorie:
Anale
Voyeur
Sesso di Gruppo
Autore: inciu, Fonte: xHamster
Il mattino seguente, non stavo nella pelle, bruciavo dentro, aspettavo che i genitori di lei se andassero via. Nel mentre passeggiavo fra il bar, la spiaggia e la via del campeggio dove aveva il bungalow. Finalmente vidi Cristianne, eravamo al bar. Venne verso di noi, ero con gli amici.“Ciao Cristianne, quando vanno….” “Non vanno via, oggi niente”La sfiga aveva colpito ancora, le dissi che andava bene. Ci saremo rifatti, poi gli dissi di venire in pineta. Avevo il cazzo duro ed ero tutta in frenesia. Andammo dove la vegetazione era più alta, senza dirgli nulla tirai fuori il cazzo, lei sorrise, si mise in ginocchio e iniziò a succhiare. Lentamente,andando fino in fondo, poi uscì e con la lingua si mise a seguire i bordi della cappella e scese fino alle palle, dove iniziò a succhiarle segandomi. Nel mentre mi girai e vidi che alla mia destra fra la vegetazione c’era un ombra. Guardai meglio, mentre lei aveva ricominciato a succhiare la cappella, e vidi che non era un ombra, era un uomo, grassoccio, capelli bianchi, vide che lo stavo guardando e mi sorrise, poi si fece vedere meglio. Anche Cristianne se ne accorse, ma non fece nulla, continuava a succhiarmelo, ma stava girata con la testa verso il tipo. Poi con la mano libera gli fece un ciao muovendo le dita, a quel punto l’uomo uscì dall’ombra, non aveva più il costume che lo teneva nella mano sinistra e con la destra aveva il cazzo in mano in tiro. Venne al mio fianco, Cristianne allungò la mano e iniziò una sega lenta. La ...
... cosa mi stava piacendo. La volevo per me, tutta per me, ma questa sua libertà mi piaceva. Allora mi chinai verso di lei, tolsi la maglietta e slacciai il reggiseno, lei sorrideva guardandomi e succhiando il cazzo. Si alzo in piedi, mi avvinai e la abbracciai baciandola, con le mani scendevo fino alle sue natiche, a quel punto anche il vecchio era attaccato a noi, sentivo che la stava toccando nel culo e gli metteva un dito fra le natiche cercando i buchetti, lei si innarco per farglielo sentire meglio. Ad un tratto sentii una mano sul mio uccello, ma non era la mano di lei, fu lui a cercare il mio cazzo, cominciò a massaggiarmi l’asta, poi in fiorentino mi disse che non voleva che io mi rilassassi troppo, e che dovevo scoparla al più presto, non me lo feci ripetere. La girai in maniera da darmi il culo, sputai sulla mia cappella, poi improntai la cappella e con un bel colpo secco entrai, sentendo che la fica di lei si apriva, il suo corpo irrigidirsi, ed uscire la sua voce in quel gridolino di dolore e goduria che tanto mi eccita. Cominciai a pomparla, da dargli colpi decisi fino in fondo con un ritmo blando, nel mentre lei stava segnando il vecchio, poi si abbassò e glielo preso in bocca. La faccia di lui ora era di soddisfazione pure, aveva un bel cazzo, venoso, e una cappella molto pronunciata anche se nel complesso non era grosso. Vederla lavorare su due cazzi era una soddisfazione, sentivo che la cappella era sempre più eccitata e la sborra si stava avvicinando. Anche il ...