Una notte al fiume
Data: 15/07/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: slavemo
... sembravano essere tutti in attesa di un qualche cenno dal primo uomo, e che si avvicinano rapidamente a me. Il primo uomo riprende quindi a parlare rivolto ai nuovi arrivati dicendo “GUARDATE UN PO’ CHI HO TROVATO NEL BOSCO? ADESSO GLI FACCIAMO RICORDARE LA SERATA A QUESTA CAGNA!”. Le loro numerose mani, come tentacoli, si avventano quindi sul mio corpo, perlustrandomi ovunque in maniera sempre più oscena, qualcuno infilandomi prime due poi tre e quattro dita nel culo, qualcuno facendo lo stesso nella mia bocca, altre mani mi strizzano i capezzoli, altre mi schiaffeggiano la pancia e le cosce, altre mi stringono la vita e mi accarezzano la schiena. In quella situazione di totale sottomissione e stordimento non mi rendo neppure conto che è arrivato il mio Padrone che, facendosi spazio tra quella vera e propria folla di uomini, mi prende per il collo e mi fa inginocchiare davanti a tutti gli altri. Dopo avermi colpito con cinque poderose sberle sul culo mi ricorda quanto già dettomi in auto circa l’importanza di obbedire ad ogni suo volere ed a quello degli altri Padroni; di non provare inoltre a disubbidire altrimenti sarei stato pesantemente punito. Faccio di si con il capo ed aggiungo che obbedirò, ma non faccio in tempo a terminare la frase che una scarica di sberle e ceffoni si abbatte su ogni parte del mio corpo. Sento le dita di più mani che cominciano ad insinuarsi nel mio culo, facendosi largo selvaggiamente. Ne sento almeno cinque che si alternano di continuo e mi ...
... obbligano a mettermi carponi sull’erba, mentre altre mani pesanti mi premono sulla schiena.
Sono tramortito da tutti quegli schiaffi quando tra tutti gli uomini si fa largo nuovamente il mio Padrone che, dopo avermi schiacciato la faccia in terra con la scarpa, estrae il suo cazzo e comincia a pisciarmi sulla schiena e sul culo. Subito dopo agita con le scarpe la sabbia presente in terra che va ad inzozzarmi dove ero bagnato. Subito dopo anche gli altri uomini, quasi a comando, cominciano a pisciarmi addosso ed a me non sembra vero di poter ricevere tutta quella pioggia dorata. Sono litri di piscio che mi colpiscono da ogni parte, sui capelli, la bocca, le orecchie, le tette, la schiena, il solco del culo, le cosce, e mi ritrovo fradicio e maleodorante come appena uscito da un bagno in una fogna.
A quel punto sento la voce del mio Padrone che incita gli altri ad usarmi nel peggiore dei modi, avvisandoli che sono solo una troia e che essere maltrattata in quel modo è il mio più grande desiderio. La folla di uomini comincia quindi a spogliarsi e ad avvicinarsi a me.
Mentre mi trovo ancora in terra carponi, con le ginocchia immerse nel fango creato dal piscio, un uomo con un cazzo possente di almeno venticinque cm, si avvicina veloce al mio culo e cerca di farsi largo. Il mio sfintere, già dilatato da tutte quelle dita, non esita ad accoglierlo e lui comincia freneticamente a pompare, spingendomelo dentro per tutta la lunghezza. Accompagna le spinte con schiaffoni sulle ...