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In treno
Data: 16/07/2018, Categorie: Etero Autore: NarratoreDiBrividi
L�avevo conosciuta solo un�ora prima. Era entrata nello scompartimento; alta circa 1.70, capelli neri lunghi alla schiena, sguardo e sorriso maliziosi. Aveva una gonna nera al ginocchio con spacco laterale. Si era seduta accanto a me.Avevo sentito lentamente il suo braccio e la sua gamba accostarsi, apparentemente casualmente ai miei e io ricambiavo aumentando la pressione del contatto verso di lei. Il viaggio sarebbe stato lungo e durato tutta la notte. Le luci erano spente e gli altri passeggeri sembravano dormire. Sentii una mano accarezzarmi la coscia e risalire sul mio cazzo e le sue labbra avvicinarsi al mio orecchio e dirmi: �Io vado in bagno, tu non ne hai bisogno?�. Si alzò e uscì. Dopo meno di minuto uscii anch�io bussai alla porta, lei socchiuse la porta e disse: �Quanto ci hai messo!� con un sorriso malizioso e mi trascinò dentro. Appena dentro la strinsi a me posando le mani subito sul suo culetto sodo e le mie labbra si erano subito incollate alle sue con le nostre lingue che si intrecciavano vorticosamente e vogliosamente. Le mie mani palpavano tutto il suo corpo e così anche le sue. Sentivo i suoi seni sotto la sua camicetta che ormai era slacciata. Le stringevo i seni (una terza) contro il suo petto e le mie dita giocavano con i suoi capezzoli turgidi e duri come chiodi. Inarcò la schiena mentre mi chinavo per succhiare quei seni e sentirli sotto la lingua. La sentivo gemere mentre le mordicchiavo le tette. La mia mano nel frattempo le accarezzava la ...
... coscia facendo risalire la gonna e il palmo della mano si posò direttamente sulla figa� non portava le mutandine o se le era già sfilate. Continuavo a succhiarle le tette mentre la mia mano strofinava il clito e le mie dita accarezzavano le labbra bagnate e le gemeva sempre più forte.Mi inginocchiai fra le sue cosce iniziano a succhiare il suo clito gonfio, la sua voce strozzata nel bagno che diceva:�Sì! Così� e mi stringeva la testa contro la sua figa calda e succosa che esplose in un orgasmo tremando sulla mia bocca.Mi sollevai e questa volta fu lei ad allungare le mani, a portare la sua bocca e la sua lingua su di me. Scendeva lungo il petto, mi sbottonava il pantalone e sentivo la sua mano liberare il mio cazzo dalla prigionia. Subito le sue labbra morbide avvolsero la cappella e la succhiarono. La lingua scorreva lungo l�asta, bagnandola e arrivando fino alle palle che iniziò a succhiare per poi risalire lungo l�asta e accogliere tutto il mio cazzo nella sua bocca. La mia mano accompagnava la sua testa nel movimento avanti e indietro. Le dicevo: �Succhialo ancora� e lei mi guardava sorridendo con il mio cazzo in bocca.La feci alzare, la girai e la strinsi a me da dietro.La mia lingua era sul suo collo, le mie mani stringevano le sue tette e il mio cazzo premeva contro il suo culo.Io: �Vuoi il mio cazzo?�Lei: �Sì�Io: �Non ho sentito!�Lei: �Sì, ti prego. Ho bisogno del tuo cazzo! Fammi godere!�Non me lo feci ripetere e lo infilai tutto dentro la sua figa calda.Lei: �Oh Sìììì! ...