1. Mio figlio 4 - Finalmente dentro mia madre!


    Data: 17/07/2018, Categorie: Incesti Autore: Una madre, Fonte: EroticiRacconti

    Con una frenesia che non mi riconoscevo,passavo oramai da un capezzolo all'altro tormentandoli anche coi denti e strappando di tanto in tanto dalla bocca di mia madre,grida di dolore che si sovrapponevano ai suoi gemiti strozzati. Poi,le sue mani che sino a quel momento avevano accarezzato i miei capelli assecondando o guidando i movimenti della mia testa,avevano cominciato a spingermi ancora verso il basso. Il breve tragitto che separava i seni dal suo sesso passando dallo stomaco,la pancia,l'ombelico ed il monte di venere,mi era sembrato lunghissimo. Con la lingua avevo lasciato una lunga e densa scia di salive prima di giungere nel punto in cui mia madre mi stava accompagnando. Il leggero velo di seta si era diradato accompagnando la mia testa verso l'agognata meta. Alla fine della corsa,mi madre mi teneva la testa con entrambe le mani ed a cosce lievemente divaricate mi permetteva solo di immaginare la meraviglia che avrei scoperto al di sotto de monte di venere. In quel punto a differenza di quello che avevo visto qualche ora prima,era completamente glabra. Credo che mia madre volendomi fare una sorpresa,abbia voluto mostrarsi completamente depilata come imponeva la moda delle mie coetanee a quel tempo. Il confronto però,era assolutamente improponibile. A differenza delle ragazze che avevo avuto,mia madre aveva una carnalità impareggiabile. Era gonfia,piena,voluttuosa! Due cinture dell'amore appena abbozzate insieme ad una collinetta che anticipava la vista del monte ...
    ... di venere incredibilmente gonfio alla fine della quale,faceva capolino la clitoride che,benché non ancora stimolata affiorava già vivida e invitante. Quella vista mi aveva eccitato e scosso al tempo stesso. Mai avevo visto prima sul sesso delle altre ragazze qualcosa che minimamente potesse somigliarle. Le minuscole clito delle altre,per quanto le avessi stimolate con le dita e la lingua,rimanevano nascoste come fossero inesistenti. Mia madre aveva capito che ero rimasto incantato davanti a tanta meraviglia ed anticipando un mio desiderio,aveva allargato le cosce aprendo davanti ai miei increduli occhi lo scrigno che conduceva direttamente nel paradiso. Aprendosi come valve,le grandi labbra avevano dischiuso leggermente anche le piccole labbra che appariva ai miei occhi come una lucente ferita rossa tra le sue carnose intimità. Anche il bottoncino a guardia dell'ingresso ormai aperto di quel rigoglioso giardino delle meraviglie,liberandosi dalla carne che pareva imprigionarlo,si ergeva finalmente turgido e scappellato come un piccolo pene. Non resistevo più alla scoperta di tale splendore! L'olezzo che scaturiva da quella carne viva e dagli umori che ne irroravano le pareti,esercitava nella mia mente un richiamo non più comprimibile. Anche la voce di mia madre oramai mi incitava a perdermi con le labbra in quel frutto invitante come un'ostrica. La prima pennellata della mia lingua tra quelle pieghe,era scivolata come se quella fica stesse aspettando da sempre quel contatto. ...
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