1. Cena di lavoro (Parte 2)


    Data: 18/07/2018, Categorie: Feticismo Autore: Jimpoi, Fonte: EroticiRacconti

    Dopo un primo momento di sconcerto, Ross decise di fare di necessità virtù e approfittare doppiamente della situazione: da quando si era lasciata con Samuele, ormai circa un mese prima, non aveva più fatto sesso con nessuno se non con sé stessa e, altra cosa importante, avrebbe potuto chiedere un aumento al suo capo per averla ingannata. Si tolse i fiori di loto che aveva sui seni e disse con voce suadente: «Voglio fare un brindisi anche io. Passami il sakè». Michele le passò la bottiglia del sakè, che ormai si era intiepidito, Ross se ne versò un po’ nell’ombelico. Giovanni rispose: «Brindo alla tua bellezza», si chinò a leccare il sakè. I capezzoli di Ross si inturgidirono subito e la ragazza si lasciò sfuggire un gemito. Quando Michele si alzò, Ross, prima che lui riuscisse a dire o a fare qualcosa, si versò ancora del sakè su un seno, lui non si fece sfuggire l’occasione e leccò via il liquore dalla sua pelle liscia, poi iniziò a succhiarle il capezzolo. L’uomo iniziò a palparle l’altro seno mentre, quasi istintivamente, Ross allungò la mano verso il pacco di Michele: sentì attraverso i jeans il pene molto duro che spingeva contro il tessuto. Iniziò a massaggiarlo e poco dopo Michele si sbottonò i pantaloni, liberando finalmente il suo pene. Ross, ormai molto eccitata, lo prese in mano: era bello grosso e durissimo, iniziò a masturbarlo lentamente, mentre ormai si sentiva completamente bagnata fra le gambe. «Adesso tocca anche a me mangiare», quasi gemette Ross poi si ...
    ... sedette sul tavolino e l’unico fiore di loto che aveva ancora sul corpo cadde a terra. Michele era in piedi con i pantaloni e i boxer alle caviglie così che Ross aveva il suo pene proprio davanti al viso: era molto più grosso di quello del suo ex ed aveva un’eccitante profumo, gli diede un bacio sul glande, poi lo prese fra le labbra e scese pian piano lungo l’asta riuscendo a prenderlo quasi tutto in bocca. Lo fece uscire e leccò con gusto il glande sempre più gonfio, poi riprese il più possibile in bocca il pene. Dai gemiti e dai sospiri che non riusciva a trattenere, Michele sembrava gradire molto quel trattamento. Ross andò avanti ancora un po’, poi disse: «Non lo vuoi il dessert?», diede un ultimo bacio al pene e si stese sul tavolino a gambe aperte sfiorandosi lascivamente con un dito la vagina depilata e bagnatissima. Michele si tolse del tutto i pantaloni, mise la testa fra le cosce lisce di Ross e disse: «Non è una vera cena senza dessert, no?». La ragazza appena sentì la lingua umida dell’uomo passarle sopra al clitoride gonfio dall’eccitazione, non trattenne un gemito abbastanza forte. Michele la leccava molto bene, senza soffersi su un punto solo, ma esplorando interamente la vagina di Ross. La ragazza godeva moltissimo, gli mise una mano sulla testa, stringendogli i capelli castani e spingendolo ancora più contro di sé. Lui aumentò il ritmo e Ross non ci mise molto a raggiungere un forte orgasmo, gli tenne la testa ferma con le cosce mentre il piacere le invadeva il ...
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