Benedire la sorte
Data: 19/07/2018,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Sensazioni
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... assaporandone il gusto, aveva la fragranza di lei e di lui, ma quest�aspetto non m�importava, cosicché la baciai sulle labbra, fu un braccio immenso, con le lingue che s�intessevano svagandosi fra di loro come se si fossero perennemente possedute.In quell�istante adocchiai il suo conoscente sul letto e vidi che si stava palpando, dal momento che la nostra visuale lo eccitava a dismisura, perché si capiva benissimo, eppure io non ero come l�amorevole, servibile e pronta Veronica, perché io lo avrei fatto penare, lo avrei fatto angustiare facendolo patire prima di conquistarci entrambe. Con un dito iniziai a esplorare lentamente la fica di lei: era impregnata e ospitale come l�avevo sovente vagheggiata, così accedetti con finezza per allontanarmi subito dopo accarezzandole il clitoride e sentendo i suoi gustosi gemiti di piacere.Lei, invitante, alzò una gamba e me l�attorcigliò attorno alla vita sporgendosi all�indietro con le spalle, io m�appoggiai a lei con tutto il corpo e ci ritrovammo in piedi sullo stipite della porta: iniziai a spingere una, due, poi tre dita dentro di lei, e più spingevo più sentivo la sua fica che si gonfiava d�eccitazione e di desiderio. Più spingevo, più sentivo il suo respiro diventare sospeso, vedevo le sue labbra dischiuse che bramavano le mie in un�attesa affannosa del mio sapore. Avvertivo i miei slip bagnati dei miei fluidi e non sapevo che cosa desideravo di più, se la lingua di Veronica o il cazzo duro e lucido di quel farabutto, che ci ...
... guardava stralunato semi sdraiato sul letto con la bava alla bocca.All�istante la sentii venire, le carni divennero frementi, i capezzoli formosi e irti verso di me, gli occhi chiusi e i gemiti liberatori dei suoi frenetici sussulti. In quel momento ero io la vincitrice, aveva scelto me per godere, non lui. L�abbracciai e con delicatezza la portai verso il letto, perché mi bastò uno sguardo e un gesto silenzioso per ordinare al suo amico d�accarezzarla e di baciarla dappertutto, mentre lui obbedì eseguendo come un comprensivo e diligente bambino. Mi sdraiai accanto a lei e l�ascoltai sussurrando che adesso spettava a me, lanciai un�occhiata al cazzo eretto di lui e con un movimento deciso m�avvicinai agguantandolo in bocca, bagnandolo della mia saliva. Veronica mi sfilò gli slip, attenta, cauta e zelante qual era, perché mi fece rannicchiare sopra al suo spasimante sostenendomi dal davanti: sentii il cazzo che s�introduceva dentro di me trapassandomi le viscere, mentre esaminavo la mia amabile vicina negli occhi e toccavo, leccavo i suoi seni meravigliosi, intanto che aumentava la frequenza e la profondità dei colpi che ricevevo.In breve tempo venni, quell�orgasmo fu qualcosa d�inenarrabile, d�inimmaginabile e d�inaspettato. Il piacere sembrava non cessare mai, mentre guardavo la lingua di lui frugare nella fica di Veronica e percepivo il suo cazzo dentro di me. Dovevo realmente ammetterlo, era stato abile, accorto e valente.Il mattino ci colse abbracciati tutti e tre l�uno ...