Io e M... 04
Data: 23/07/2018,
Categorie:
Prime Esperienze
Tabù
Voyeur
Autore: BelMoroItaliano, Fonte: xHamster
Oscar abitava nei pressi di Piazza degli Artisti; quando scesi della limousine ebbi non poche difficoltà a raggiungere il portone dell’edificio. Quelle palline mi davano un piacevole tormento; un passo più lungo e le sentivo s**tenarsi nel retto. Mi girai verso Armando e lo salutai con il cenno di una mano e lui fece lo stesso. Una volta dentro chiamai l’ascensore; Armando mi aveva detto che Oscar abitava all’ultimo piano. Quando la cabina partì le palline mi diedero l’ennesimo colpo e mi fecero raggiungere un sensazionale orgasmo anale, così intenso che mi accasciai a terra a godermi quella sensazione, ma invece di sentirmi sessualmente appagata ebbi l’impressione di essere ancora più eccitata. Ero fuori di me, incosciente, e farneticavo cose, ridendo come una stupida.- Sono una vacca – e ridevo. – Una vacca in calore. E allora premetti le natiche contro il fondo dell’ascensore, affinchè le palline ripetessero di nuovo quella magia che mi aveva appena trafitto il cuore. Chiusi gli occhi e ansimai, senza neanche accorgermi che le porte della cabina si erano aperte; e Oscar era lì che mi guardava, mentre premevo il culo contro il pavimento di legno dell’ascensore. Mi accorsi della sua presenza e lo guardai; indossava una vestaglia da notte rossa. Molto probabilmente sotto non aveva altro.- Tutto bene, signorina Martina? Ero come incapace di intendere e di volere, quasi sopraffatta dall’effetto di una droga molto potente. E allora lui mi offrì il suo braccio, e io mi ci ...
... aggrappai e feci forza per rialzarmi. Oscar mi fece strada verso il suo appartamento, un vero paradiso di cose preziose, e soprattutto c’erano cazzi dappertutto, nei quadri, nelle stampe, sui libri. Ovunque mi girassi c’era la rappresentazione di un grosso cazzo in erezione. Oscar mi portò verso il soggiorno, e mi fece mettere con le ginocchia sul divano, e con una mano mi piegò il busto verso il poggiatesta. In quel modo era come se gli stessi offrendo il culo; il vestito mi era salito ai fianchi, e sentii le sue dita aggrapparsi al mio perizoma, e lentamente me lo tirò via. Poi prese l’anello legato all’estremità del cordino delle palline e cominciò a tirare. Socchiusi gli occhi e cominciai a mugolare di piacere mentre le palline cominciavano a venire fuori dal mio retto. Plop! La prima pallina venne fuori. Oscar tirò l’anello ed ecco anche la seconda: plop! E dopo qualche secondo ecco che le altre due: plop! Ppplop! Il giocattolo era ormai fuori dal mio corpo. Guardai Oscar con la coda dell’occhio; si era allentato la cintola della vestaglia, e vidi il suo cazzo indecentemente eretto e svettante verso l’alto. Chiusi gli occhi e mi preparai ad accoglierlo. Era inevitabile. Oscar mi mise le mani sui fianchi e avvicinò la punta del suo cazzo al mio orifizio anale. Il suo attrezzo mi entrò dentro in pochi attimi e iniziò a pomparmi. Cazzo, se era bravo. Ci sapeva fare. Fece su e giù per il mio retto per circa dieci minuti, poi lo sentii uscire e appoggiarsi in mezzo alle natiche. A ...