1. La nuova estetista


    Data: 24/07/2018, Categorie: Anale Sesso di Gruppo Trans Autore: nucleosexy, Fonte: xHamster

    Come al solito lui torna a casa verso il tardo pomeriggio, dopo aver lavorato tutto il giorno. Sta ancora pensando ad una bella signora dai capelli scuri e gli occhi verdi, che gli si era seduta di fronte nella panineria dell’angolo vicino al suo ufficio. “Sarà la primavera – pensò – ecco perché mi ha fatto quella strana sensazione. Oppure, perché indossava una minigonna svolazzante. Chissà se aveva le mutandine. Bo? Fortunato chi se la scopa!”. Poco più tardi arrivò anche lei, sua moglie. Camicia scollata, seno piccolo per cui poteva essere indossata anche senza reggiseno. Per quanto riguarda gli slip, invece… non c’era nessun dubbio. Lei non li indossava affatto; figuriamoci in primavera, quando l’aria diventa più tiepida. Una gonna leggera, un po’ sopra il ginocchio era tutto ciò che separava la sua fica con il Mondo. Lei scappa subito per il bagno… dopo una giornata fuori una pipì kilometrica è il minimo. Lui la raggiunge proprio quando lei si stava alzando e tirando lo sciacquone. “Ciao, amore! Come va?” Mi lavi tu la fichetta per favore? O preferisci leccarla dopo una giornata di sudore e qualche goccia di pipì?”“Ma che schifo, dai! Sei sempre la solita! Certo che te la lavo io. Lo sai che mi piace farlo”. Si alzò la gonna, si sedette sul bidet; lui regolò l’acqua e con il sapone profumato e delicato iniziò a lavarle prima la fichetta e poi il buco del culetto. Con due mani; destra e sinistra. La destra strusciava il clitoride e la sinistra tentava di violare l’ingresso ...
    ... posteriore. Lei aveva le mani libere, quindi gli aprì i pantaloni per succhiarli il cazzo, già in fase di crescita. Ma il telefono squillò e quindi furono costretti a rimandare; rispose lui. Al telefono era una voce femminile, non familiare però già sentita da qualche altra parte. Ma dove? In un secondo, lui le passò la cornetta. Porca miseria, meno male che se era accorta. Aveva dimenticato il portadocumenti, con bancomat e carta di credito, dall’estetista. Avevano recuperato il numero di telefono dal nome tramite Facebook; allora a qualcosa serve, pensò lei; non soltanto a guardare le troiette di 18 anni che si mettono il culo a ponte e le labbra a pompino imminente in attesa e nella speranza che qualcuno se le sbatta.- “Come? Sei andata dell’estetista? Di nuovo?”- “Sì”- “Ma la tua estetista non si chiamava Giovanna?”- “Questa è un’altra. Fa cose che Giovanna non fa”- “E cioè?”- “Sei il solito. Non ti accorgi di niente. Non ti sei accorto che mi sono depilata la fica?”- “Sai che novità! E poi lo fai perché così quando ti metti i pantaloni attillati o il costume tutti godono dello spettacolo della tua fica con le labbra aperte!”- “Lo faccio per te, invece. E comunque ti piace che gli altri mi guardano e sbavano. (aveva ragione). “Adesso ho fatto la depilazione definitiva, quella con il laser. Niente più peli, mai più!”- “Davvero? E come potrei conoscere la differenza? Come potevo vederla con tutto quel sapone?”- “E’ inutile. Sei uomo, ti fai la barba ogni giorno, ma di peli ...
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