1. Elisa e Rocco sotto la doccia


    Data: 24/07/2018, Categorie: Etero Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu

    In una delle giornate della settimana seguente sono stato con Elisa. L’ho trovato triste e mi ha detto che si era lasciata il giorno prima con il ragazzo. Non ci ho creduto ma ho fatto finta di bermi la notizia.La stessa notte è venuta in camera dove dormivo con la madre e toccandomi leggermente fino a svegliarmi mi ha chiesto di andare in camera sua. Erano le 04.30 del mattino e Nicole dormiva profondamente senza accorgersi che la figlia mi aveva svegliato.Appena sono entrato in camere di Elisa, lei ha chiuso la porta, ha acceso la luce dell’abatjour e si è seduta sul bordo del letto.Io ero ancora un po’ addormentato, l’ho guardata con difficoltà accecato ed ho portato una mano a coprire un po’ gli occhi per la troppa luce.L’ho vista sollevare le braccia e si sfilarsi la camicia da notte.Io indossavo il pantalone del pigiama ed una maglia; entrambe gli indumenti erano stropicciati avendo scopato con Nicole non molte ore prima. Nonostante ciò sia io che il mio "amichetto" ci siamo ben svegliati.La ragazza è sempre sorprendente e per essere coerente mi dice "Prendimi da dietro” mettendosi alla pecorina.In quei momenti avrei voluto scoparla con forza ma qualcosa mi diceva che lei voleva qualcos'altro.Per iniziare la accontento prendendola con dolcezza, penetrandola lentamente e dolcemente. Per me era una tortura, ma lei mi diceva che l’accoppiamento con me era speciale. La sentivo tremare per il piacere e la sua figa era sempre più calda e bagnata.L’orgasmo che mi causò era ...
    ... diverso da quello avuto con la madre poche ore prima ed ora con Elisa non è stato niente di speciale, nessuna emozione particolare ma solo la voglia di stare nella sua figa. Le venni sulla schiena, dopo che lei aveva dovuto soffocare nel cuscino un urlo al momento in cui le si aprì la figa per sbrodare.Il mio sesso si rilassò ma lei era ancora vogliosa.Avevo ragione a sentire nell’aria che c’era qualcosa di specialeche avrei dovuto fare: voleva offrirmi il culo come compenso ma non ho accettato ed ora, che sono a letto al fianco della madre che dorme, me ne pento. Non so come erano intervenute delle remore che mi hanno bloccato e che mi hanno detto che era la cosa più giusta in quel momento.L’indomani mattina, appena Nicole uscì per andare al lavoro l’ho spiata dal buco della serratura da cui vedevo solamente il triangolino nero che mi faceva impazzire. Per vederle il seno nudo ho dovuto attendere che si piegasse in avanti sperando che la maglietta fosse larga e che si voltasse verso la porta. Non volevo che capisse che la guardavo morbosamente e che avevo voglia di entrare dove lei mi aveva chiesto.Nel fare la doccia e aveva lasciato la porta aperta, forse pensava di essere sola a casa, cosi la vidi completamente nuda mentre si toccava e indirizzava i getti della doccia tra le gambe.Sono rimasto lì ad osservarla, poi ho preso la decisione di spogliarmi e, facendo finta che non sapere che lei fosse lì, sono entrato "per fare la doccia"Essendo un ingresso inaspettato Elisa ...
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