1. Elisa: primo pompino


    Data: 25/07/2018, Categorie: Etero Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu

    ... stai dicendo? E poi come faresti a riconoscere il sapore dello sperma?”La vidi imbarazzata. poi si levò dalla sedia per dirigersi in camera sua ed infine uscire per andare in facoltà.La sera quando tornò a casa, filò dritta in camera sua senza salutarmi e si chiuse in camera. La raggiunsi, bussai e sebbene all’inizio non volesse farmi entrare, dopo un po’, mi fece entrare.Aperta la porta la vidi distesa sul letto con il volto verso il cuscino. Le dissi “Elisa, dobbiamo parlare”. Lei mi interruppe subito e mi disse “Sono sconvolta ed eccitata perché ho capito quello che è successo ed invece di essere dispiaciuta la cosa mi ha eccitato moltissimo”Le chiesi, in che senso ti ha turbato Tesoro?”E lei “Non so Rocco! Conosco quel sapore perché qualche sera fa un mio amico mi ha toccato tra le gambe eccitandomi e per farlo smettere e mi ha costretto a fargli un pompino”Mi stavo eccitando a sentire le parole di Elisa.Le risposi “Mi spiace che ti abbia forzato a fagli un pompino”Ma lei prontamente “Non ti preoccupare, è tutto passato. Ti stavo dicendo Rocco che ad una sensazione iniziale di schifo, poi ho pensato che forse tu mi volevi così bene da farmi bere tutto lo sperma, così mentre i primi giorni avevo delle remore, poi mi è piaciuto ed ero contenta che lo facessi al punto che non vedevo l’ora la mattina di fare colazione per bere tutto il tuo sperma così buono“Le misi una mano sulla spalla e cogliendo la palla al balzo, le dissi “Si amore, è proprio così. Lo faccio perché ti ...
    ... voglio tanto bene al punto che amo donarti tutto il mio seme, ma se non vuoi giuro che non lo farò più”Elisa era veramente uno splendore, quel giorno era vestita da perfetta studentessa del liceo, infatti indossava una gonna con le frange a quadretti, una camicetta bianca, i capelli raccolti a coda di cavallo e grossi occhiali tondi con montatura scura.Poiché lei non rispondeva stando ancora stesa sule letto a pancia in giù, io ero seduto accanto a lei incerto sul da farsi. Decisi dopo qualche istante che era il momento di agire ed allora le infilai una mano sotto la gonna. Elisa inizialmente non reagì, poi allargò piano piano le gambe, con le mani accarezzai le sue cosce ed arrivai al perizoma.La situazione di pericolo di essere scoperti era oltremodo eccitante essendo Nicole in cucina e che stava preparando il pasto.Così le scostai il corto lembo di stoffa che ricopriva la sua fighetta completamente umida e dopo qualche carezza le titillai il clito e passandolo il polpastrello tutto intorno. Sentii qualche debole mugolio di Elisa che stava godendo. Non so per qual motivo rimase sempre pancia in giù senza guardarmi. Io intanto continuavo e ad un certo punto infilai due dita; la sua figa era completamente bagnata, calda ed accogliente. Mentre con la destra tenevo due dita dentro la figa di Elisa, con la sinistra tirai fuori il cazzo da dentro i pantaloni ed iniziai a segarmi senza ritegno. Elisa mugolava e godeva come una maialina ed ogni tanto si voltava per osservare il mio ...