Il venditore ambulante 4 -cieca follia- vii
Data: 26/07/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Soundserio, Fonte: Annunci69
... appena giocata, lanciai un’occhiata all’angolo in fondo dove nella lunga bancata incrociai Mauro, l’amico di Marco che scopava ancora con Marta e, poco più in là Bachisio. –“Un caffè e una gasata grazie”- dissi al barista al bancone –“Tu sei davvero un pazzo furioso”- scrisse Bachisio via whatsap –“Sssh lasciami fare, tra poco vedrai..”- poggiai il telefono e sorseggiai il caffè bevendo un sorso d’acqua, pagai e domandai dove si trovasse il bagno –“Deve scendere le scale in fondo e lo trova davanti”- , -“Ok grazie”- e, a passo spedito, scesi giù per le scale sotto l’occhio curioso del calciatore. Una volta dentro l’atrio mi accorsi che le porte con i gabinetti erano due, entrai in quella a sinistra, per fortuna a terra era pulito, mi inginocchiai, tirai fuori dalla tasca una piccola benda che, mi portai appositamente dietro, legai intorno agli occhi. Afferrai il telefono e cercai di inquadrarmi dall’alto scattando un selfie con lingua di fuori e la inviai allo stallone –“Ti aspetto nel bagno a sinistra”-. Riposi il telefono nella giacca e attesi l’arrivo dell’uomo abbandonandomi alla piacevole sensazione del buio. Qualche minuto dopo sentii la porta dell’atrio aprirsi, dei passi sempre più vicini e la porta cigolò . Davanti a me sentivo la presenza di una figura in piedi, stavo morendo dalla voglia di cazzo, tirai fuori la lingua e nell’attesa di ricevere il salsiccione cominciai a leccarmi i baffi –“Sei completamente pazza”- udii dall’alto mentre una mano sulla nuca mi ...
... spintonò contro un uccello duro e voglioso –“Prendilo tutto dai”- non feci in tempo a dire niente che subito mi ritrovai l’intero cazzo in gola –“Cosi succhia bene”- non riuscii ad assaporare bene e con calma il gusto, Bachisio era di fretta, la mano alla testa era possente e veloce, un sapore dolciastro mischiato a sapor di pipì inondarono il palato –“Brava cosi”- sussurrava in maniera eccitata –“Ti piace?”- dissi con il glande sulla lingua –“Si lecca in silenzio porca!”-. L’utilizzo delle mani era vietato, avevo già la sua che dava il ritmo al pompino –“Siii fammi sborrare dai”- , -“Leccami i coglioni su”- sfilò il palo inserendo una ad una le palle gonfie e piene che leccai avidamente e ciucciai a meraviglia. La stretta sulla nuca si fece forte e tenendomi fermo con un colpo di reni iniziò a scoparmi con grinta e forza –“Siii cosi cosi”- dava di matto nel bagno –“Sei la mia puttanella”- poco dopo rallentò i colpi lasciandomi libero di succhiarlo come meglio credevo. Lo sentii chinarsi e portare una mano lungo la schiena che poi entrò a frugare dentro le mutandine a sditalinarmi il buchetto –“Oooh guarda qua già calda e dilatata”- esclamò spingendo il cazzo in gola e il dito medio dentro il culetto –“Ti sistemo per le feste”- disse prima di ansimare più intensamente e –“Aaaahh sborro”- esclamò tornando su e inondandomi completamente la bocca di succo dolce e caldo –“Mmmmm”- gemetti rileccandomi i baffi e ingoiando tutto –“Ciao maiala”- si risistemò l’uccello nella tuta e sparì ...