1. Desiderio


    Data: 27/07/2018, Categorie: Etero Autore: alexwriters, Fonte: Annunci69

    Il treno avanza tranquillo e ogni minuto sale il languore.
    
    Non ti vedo, sei seduto di schiena, ma le tue mani mi hanno rapito, mi sconvolgono. Corrono nell'aria, veleggiano bizzose, tengono il ritmo del tuo discorso. Mi è impossibile non notarle.
    
    Non so nulla di te, non so sei bruno, magro, bello, vedo solo le tue mani, il loro movimento mi ghermisce, mi conquisa, mi incanta , seguo il loro balletto, incuriosita, quale storia staranno dipingendo?
    
    Sono mani bianche, affusolate, dalle dita lunghe e nervose. Mani grandi, curate ma maschili, ne percepisco la forza dallo staccato imperioso, dall'allegro andante con cui fungono da contrappunto alle tue parole.
    
    Sono mani imperiose, leggiadre con le vene in rilievo che scendono dal polso e si propagano sul dorso.
    
    Ho solo quest'immagine eppure sento il calore salire dal collo verso il viso, scendere dal seno fino alla mia vulva.
    
    Mi immagino il loro bruciore sulla mia carne, fremo, pelle d'oca ovunque, mi scuoto leggermente per scacciare il brivido. Posso sentire la forza delle tue mani percorrermi, afferrarmi dolcemente la nuca e risalire, accarezzarmi, lambirmi, mi faresti fare le fusa come i gatti. I capelli mi si rizzano al solo pensiero.
    
    Sento il seno farsi più pesante, la mia fica inumidirsi, riesco a vederla perlacea e rosata che si contrare sul vuoto.
    
    Ma sono le tue mani che mi accendono, sfiorando le mie clavicole, soppesando i miei sensi, pizzicando i miei capezzoli, suoni il mio corpo, ...
    ... inedita melodia che porta le onde del mio struggimento a infrangersi ancora e ancora, senza trovare requie.
    
    Vorrei alzarmi, raggiungerti e urlarti che non hai il diritto di sconvolgermi così, non puoi farmi avvertire la potenza del piacere che potresti regalarmi rimanendo al sicuro nel tuo anonimato.
    
    Il piacere è anche questo, mi chiedo se lo sai, se ne sei consapevole, se è per questo che stuzzichi, muovendo le tue dita nello spazio, facendomi, facendoci eccitare.
    
    Lo dicono a noi donne ma qui l'allumeur sei solo tu.
    
    Allora mi trattengo, mi godo il viaggio, ascolto il mio corpo, seguo il ritmo del mio respiro, dolce e breve quando le tue mani mi accarezzano la schiena, profondo e leggero quando mi sfiori la pancia, giri intorno all'ombelico, ti ci immergi.
    
    Brividi mi ricoprono laddove il tuo calore si raffredda dopo il tuo passaggio.
    
    Il mio abbandono sale, il desiderio aumenta, le tue mani scendono, grattano leggere fra i miei riccioli odorosi ma...
    
    ...ecco d'improvviso la mia fermata.
    
    Chiudo si scatto le gambe e smetto di sognare, almeno per ora.
    
    Mi alzo tremante e mi dirigo all'uscita, inappagata e smaniosa.
    
    Anche tu ti alzi, mi precedi e ci troviamo vicini, in attesa di abbandonare questo altrove e catapultarci nella frenesia quotidiana.
    
    Sono una discola, non posso essere solo io ad andarmene insaziata e frustrata, scendo per prima e come poggio piede sulla banchina, repentina mi volto, ti afferro per il bavero della giacca e ti bacio, ...
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