1. Una nuova vita all'Università


    Data: 29/07/2018, Categorie: Etero Autore: Travolgente, Fonte: RaccontiMilu

    ... completamente scollata. Andai direttamente verso lo scaffale che mi interessava e chiamai il ragazzo. Lui cercò di essere più sicuro di sè, ma spesso tremava. Questa cosa mi eccitava terribilmente. Feci cadere alcuni fogli che avevo in mano per permettergli di guardare tutta la mia scollatura. Dopo alcuni secondi mi alzai e volutamente mi alzai vicino al suo socio che era palesemente in tiro e cercai di urtarlo con la mia testa.Lui si ritrasse ma io lo fermai subito cominciando ad accarezzarlo da sopra i pantaloni. Questa volta rimase fermo."Allora me le fai queste fotocopie per favore?"Lui stava godendo e non rispondeva."Allora?""Si...quello che vuoi...non fermarti per favore..."Dopo alcuni secondi lo sentì venire. Riuscì a farmene fotocopiare tutti e tre e me ne andai mandandogli un bacio volante.Un'altra storia fu quella del primo scritto che dovetti affrontare, di studiare non se ne parlava, per cui una volta adocchiato il secchione a lezione cominciai a farmelo sempre più amico, piccole allusioni sessuali ogni volta, sino al giorno dell'esame dove gli dissi che se mi avesse aiutato avrei esaudito una sua richiesta.Per nulla intimorito il tipo sorrise e mi disse che andava bene. Il sorriso era decisamente beffardo, ma in quel momento a me interessava solo passare l'esame.Il tipo era talmente bravo che fece il suo e poi mi passò anche il compito con alcuni errori strategici per non far vedere che avevo copiato.Tutta soddisfatta consegnai il mio compito al prof il quale ...
    ... ci disse che, essendo una ventina, ce li avrebbe corretti nel tardo pomeriggio.Rimasi d'accordo con lui che sarebbe passato a prendermi per controllare nel tardo pomeriggio l'esito dell'esame e con mia grande soddisfazione presi 27, mentre lui prese ovviamente 30. Lo abbracciai felice e ci dirigemmo in macchina.Io sicura di me gli chiesi:"Allora...cosa devo fare ora per te?""Aspetta ora vedrai..."Camminammo con l'auto per un po' sino ad arrivare ad una stradina semi buia dove non passava nessuno.Si girò verso di me e senza spiegarmi nulla si slacciò la cinta e tirò giù i pantaloni e le mutande...ricordo ancora la visione della mazza di quindici centimetri libera."Forza prendilo in bocca"Non dissi una parola, avrei potuto uscir fuori di senno o mandarlo a quel paese, ma io quell'arnese lo volevo. Per cui gli feci il pompino che voleva e con grandissima difficoltà vista la grandezza riuscì anche a farlo venire nella mia bocca.Lui soddisfattissimo mi disse subito che poteva essere il nostro accordo, lui mi passava gli esami ed io lo spompinavo. Mi limitai a sorridere e lo salutai arrivata sotto casa.Gli esami passavano, le pompe ed i lavori di mano pure, ma se da una parte cominciavo a non divertirmi più dall'altra vedevo pure la regolarità dei miei esami a differenza di molti altri che invece erano ancora magari alla metà degli esami fatti. Una volta sostenuti gli scritti per l'orale bastava studiarsi qualcosina giusto per non fare scena muta, ma le cose si sà non vanno sempre ...