1. 2 - MARIAGE ARRANGE' - Niente è per niente


    Data: 29/07/2018, Categorie: Etero Dominazione / BDSM Autore: Giovanna, Fonte: RaccontiMilu

    La signora Dolores era il quadro preciso di ciò che avrebbe dovuto essere: una vedova perfetta. Giovanile, ma seria; ancora bella, ma composta. Aveva da poco superato la quarantina. Il suo viso era provato, un�ombra di trucco, quasi invisibile. Indossava un tailleur nero, gonna al ginocchio, calze grigie velatissime, scarpe nere Valleverde chiuse, da vecchia. I capelli castani, non troppo curati, raccolti sulla nuca. Se ne stava seduta sull�orlo della sedia rococò, con le gambe strette, le mani in grembo che stringevano la borsetta � tutta compunta, tutta costretta. Non si vedeva ma, di sicuro, stava stringendo anche il culo, per la tensione e per interpretare al meglio il suo personaggio. Era preoccupata davvero, ma voleva rendere al meglio la sua interpretazione, con la speranza di far colpo sul �buon cuore� del marchese Giraudo. Lei lo aveva conosciuto, e molto bene, tanti anni prima, ma era una donna che non credeva troppo ai sogni, con i piedi ben piantati per terra ed era certa che lui nemmeno si sarebbe ricordato di lei: una ragazza come tante, come quelle che la posizione, la ricchezza e il prestigio del casato gli avevano permesso di cogliere, tra quelle che andavano e venivano dalla sua vita di giovane possidente scapestrato. Al suo fianco sedeva Floriana; indossava Jeans e camicetta bianca di cotone. La ragazza non avrebbe voluto essere con la madre, certa di annoiarsi presenziando a quelle chiacchiere pietose, da adulti. Ma, adesso che c�era, non si pentiva di ...
    ... esserci. La madre l�aveva letteralmente costretta ad accompagnarla; per una donna sola e vedova, recarsi in casa del marchese senza un adeguato accompagnamento, sarebbe stato sconveniente. Floriana era incantata da quel lusso, da quella mobilia vista solo nelle visite al museo, ma ciò che l�aveva colpita maggiormente era lo spazio, la grandezza opulenta di ogni cosa. Tutto era grande, a volte enorme. Erano arrivate in taxi, nessun autobus conduceva in quel quartiere, tra quel gomitolo di vecchie strade, seppur prossime al centro di Catania. Già arrivare a piedi dal cancello alla villa era stato un viaggio tra viali circondati da aiuole di terra battuta, costellati da alberi secolari, che conferivano all�ambiente una freschezza umida e antica � lievemente triste. Il portone principale troneggiava dietro un alto colonnato impreziosito da una loggia in marmo consunto dal tempo; di sopra, invece, la ringhiera in ferro si alternava a dei basamenti su cui erano adagiati enormi vasi di terracotta, a forma di anfora, da questi, mollemente e deliziosamente, pendevano piante bellissime, curate e lucide. Una signora elegante, le stava aspettando e con molta gentilezza le aveva accompagnate, attraversando saloni grandi quanto la chiesa parrocchiale. La donna spiegò che il Palazzo dei Giraudo era sotto il patrocinio dei beni culturali e che si visitava su appuntamento. Il marchese, invece, le poche volte che era a Catania, viveva negli appartamenti piccoli, una volta destinati alla numerosa ...
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