1. La mia nuova vita - La mia nuova famiglia


    Data: 18/09/2017, Categorie: Etero Autore: Momy, Fonte: EroticiRacconti

    ... modo formale, tailleur, camicette, calze velate e truccata pochissimo, solo rossetto perlopiù, forse un filo di matita per gli occhi. L'unico vezzo di femminilità del suo aspetto erano i tacchi, vertiginosi, quasi a spillo, che allungavano ancor di più la sua figura già di per sè magra e slanciata. Le conferivano un aura di dominanza, di controllo, specie quando sovrastava Sebastiano di quasi trenta-quaranta centimetri che mi infastidiva, non saprei dire bene perchè... Certo quello non era l'abbigliamento provocante di una che volesse ingraziarsi il capo ad un primo sguardo, eppure avevo l'impressione che ci fosse quasi un che di sessuale in quella sua plateale aridità e alterigia. I ragazzi non erano da meno in quanto a problematicità... Tra l'altro sapevo che loro non li avrei mai potuti scalzare nella gerarichia della casa, a differenza di Angelica, nemmeno se alla fine avessi davvero sposato il padre. Galatea e Galvano... Chiaramente un'infanzia segnata da nomi così improbabili... Nel caso della ragazza, la maggiore dei due, il segno si manifestava con una scostanza al limite della maleducazione, spesso oltre. Minuta, come il padre, eppure graziosa, con lineamenti delicati, occhi verdi e capelli color grano che raccontavano di miscuglio particolarmente ben riuscito con i geni della madre di cui avevo avuto modo di studiare diverse foto. Tale aspetto innocente, angelico quasi, per ironia della sorte era solo il bell'incarto di un piccolo demonio. Il suo atteggiamento nei ...
    ... mie confronti, rimaneva difficile da inquadrare, dato che sembrava detestare più o meno chiunque. Evidentemente viziata dal padre (nessuna sopresa con una madre morta da quando aveva sei anni..), l'unico argomento valido per richiamarla all'ordine pareva essere per l'appunto il blocco della sua carta di credito, spesso minacciato da Sebastiano nei momenti più concitati. Più in generale il padre sembrava essere l'unico ad avere una qualche presa su di lei. E poi c'era lui, Galvano... Povero ragazzo, ricordo che pensai la prima volta che ebbi modo di guardarlo per bene, alchè il padre li ebbe richiamati entrambe in soggiorno, lui e sua sorella, per delle presentazioni ufficiali. Minuto, come il padre (la cui somigliaza spiccava maggiormente anche a causa degli occhiali, spessi come più di quelli del genitore), come la sorella... Il medesimo mix genetico che aveva prodotto una ragazza tanto femminile quanto arrogante, nel maschio si era manifestato in modo parallelo ed opposto al contempo. Gracile e pallido, tanto che di primo acchitto pensai che fosse anch'egli malato come il padre, senza il minimo accenno di barba, nonostante i diciotto anni compiuti, e di tutti quei tratti che un ragazzo sviluppa nel passaggio dall'infanzia all'età adulta, sia fisici, sia di carattere. Non esagero se dico che la prima volta che lo scorsi, appollaiato sulla scala che conduceva al piano superiore, ebbi l'impressione che fosse circa coetano di mio figlio Luca, e che quando successivamente l'ebbi ...