1. Saga familiare 4


    Data: 01/08/2018, Categorie: Anale Sesso di Gruppo Lesbo Autore: iincest, Fonte: xHamster

    ... piccole labbra che si schiusero per permettere alla lingua di penetrare; poco afferrò il clitoride tra le labbra e cominciò a succhiarlo come un piccolo cazzo.Intanto, una mano era scivolata tra le cosce: tre dita si infilarono nella vulva e vi agitarono un poco, carezzando, titillando e, soprattutto, inumidendosi; poi si spostarono insieme verso l’ano e cominciarono a spingere per dilatarlo.La forte tensione di piacere che mi dava il risucchio sul clitoride fecero passare in secondo piano la violenza della penetrazione, anzi ne acuirono gli effetti; ed io cominciai quindi a sborrare mentre le tre dita – tutt’altro che piccole – entravano nel culo fino alle nocche e forzavano lo sfintere che cedette velocemente e si lasciò penetrare: una volta superato l’ostacolo, Luca cominciò a muovere in cerchio le tre dita per allargare sempre più l’accesso. Non avvertivo niente altro che le fitte di piacere che dall’ano si trasmettevano al clitoride e da lì al cervello.Dopo che per due volte gli scaricai in bocca il mio orgasmo, Luca si staccò e mi fece sdraiare sul letto, mettendomi sotto la schiena due cuscini: sollevandomi le gambe fino alle sue spalle appoggiò il cazzo all’ano, quasi per verificare l’opportunità della posizione per quello che aveva in mente.Soddisfatto, si allontanò verso il bagno e tornò subito dopo con una boccetta: “E’ un lubrificante” disse davanti alla mia aria interrogativa “ed è anche lievemente anestetico: voglio che tu senta solo piacere”.Sentii il fresco ...
    ... della pomata scivolarmi sull’ano ed entrarmi nel culo insieme alle sue dita; se ne spalmò anche sul cazzo.Poi mi sollevò le gambe fino alle sue spalle, impugnò la sua mazza e la accostò delicatamente al buchetto; cominciò ad entrare dolcemente,“Toccati”, mi suggerì ed io appoggiai la mano sulla figa e cominciai a titillarmi il clitoride: il piacere mi riempiva ad ondate successive ed io ero presente e viva soprattutto là dove il suo cazzo entrava.Procedette a millimetri, forse, perché sentivo nettamente il cazzo invadere le budella e violarle; ma non ebbi reazioni di rigetto: i tessuti del mio intestino si adattavano dolcemente alla penetrazione, per quanto violenta; in un tempo che mi sembrò eterno arrivò allo sfintere e cominciò a forzarlo.Qualche fitta di dolore mi fecero gemere, ma gli feci cenno di andare avanti: ormai ero io volerlo nel culo, fino in fondo.Diede un colpo più forte e la cappella passò: sentii i tessuti cedere, temetti che si fossero lacerati ma non era così; si fermò immobile e mi accarezzò dolcemente il ventre e il pube; il dolore si mitigò e accennai che continuasse.Poi fu perfino facile: sentii l’asta che invadeva le viscere e avvertii che i muscoli interni si adattavano docili all’invasione del manganello di carne che li violava.Continuò a penetrarmi piuttosto lentamente, dandomi il tempo di adattare l’intestino al nuovo entrato; ed arrivò a toccare con le palle le mie natiche: era dentro tutto, in tutta la sua lunghezza, in tutta la sua grossezza, in ...