1. L'inizio della schiavitù


    Data: 01/08/2018, Categorie: Etero Autore: IoSonoMarcello, Fonte: Annunci69

    Ho conosciuto il BDSM 10 anni fa circa, durante una relazione nata con poche intenzioni serie; eravamo entrambi alla ricerca di un po’ di sano divertimento, alimentato da una buona alchimia mentale e attrazione fisica. Un rapporto nato secondo schemi tradizionali (vanilla, in gergo) evolutosi poi in una relazione BDSM, sicuramente per iniziativa sua.
    
    Non avevo al tempo maturato alcuna consapevolezza della mia inclinazione e comprensione di quanto tale pratica possa essere sensuale ed erotica. Penso che da parte mia ci sia stato il solo merito di aver accondisceso, per curiosità e amore del proibito, alle iniziative e alle provocazioni rivoltemi dalla mia ex compagna, ignaro della destinazione finale.
    
    Se dovessi descrivere il nostro rapporto BDSM potrei dire che è stato fisico con alta interazione mentale, un rapporto dove le redini del gioco sono state tenute esclusivamente in mano da lei e i cui confini sono stati determinati più da una buona conoscenza reciproca che da un condivisione iniziale.
    
    L’inizio è ancora vivido nella mia mente, capodanno a casa di amici. Le nostre compagne, alticce come noi, presero l’iniziativa di truccarci, senza un soggetto in particolare. La mia lei incominciò a darmi sembianze femminili. Rossetto, trucco negli occhi ed eccomi trasformato in una lei grossolana e ovviamente inavvicinabile. Quello che ricordo è che il vedermi allo specchio e la vicinanza del suo corpo mi scombussolarono creandomi turbamento ed eccitazione. E lei se ne ...
    ... accorse.
    
    Il giorno dopo, tra due risate e mezze frasi provocatorie, mi truccò nuovamente e con una scintilla particolare negli occhi mi disse che ero la sua femmina. Mi prese la testa e la piegò verso i piedi. Iniziò così un adorazione delle sue estremità più basse intervallata da strette alla mia bocca e a volte al collo. Non so perché ma subii tutto come un automa, eccitato come mai prima d’ora. Intervallava frasi maschili, schiaffetti e piccoli gesti di forza a momenti in cui mi spingeva ad adorare il suo corpo, tutto il suo corpo tranne le zone intime. Quello avvenne solo dopo decine di minuti di prevaricazione verbale e venerazione del corpo quando mi prese la testa e la schiaccio violentemente sulla sua vagina, obbligandomi a respirare e nutrirmi di tutti i suoi sapori.
    
    Identifico sicuramente in questo momento l’inizio della mia inclinazione, i cui confini sono stati sicuramente determinati da lei.
    
    Successivamente è stato un crescendo.
    
    A volte mi obbligava semplicemente a indossare mutandine femminili per andare al lavoro , oppure collant. Mi chiedeva di indossare biancheria femminile mentre preparavo la cena, mi faceva mettere in ginocchio ed implorare di poterla possedere, cosa che a volte poi non avveniva.
    
    Il momento clou però doveva ancora venire. Organizzò una seduta presso una mistress per professione, dove lei ovviamente era la protagonista principale. Io ovviamente accettai. Penso lo fece per utilizzare l’attrezzattura. A mio avviso questi strumenti ...
«12»