Un'estate che ti cambia la vita
Data: 05/08/2018,
Categorie:
Etero
Sesso di Gruppo
Incesti
Autore: Stronger Sex, Fonte: RaccontiMilu
... troppo Chiara, fidati." Si sfilò anche gli slip, mettendo in mostra un triangolino peloso leggerissimo, curato perfettamente, in pieno stile con la ragazza che era. Mi imbambolai anche in quel frangente:"Ma allora è un vizio! Io non farei mai una cosa così con un ragazzo. Comunque visto che hai osservato bene, secondo te sto meglio così o completamente rasata?" Io:"Sei perfetta così Chiara." Mi abbassai i pantaloncini, il mio pisello saltò fuori dal costume, era in completa erezione, e questa volta fu lei a rimanere imbambolata, al che dissi ironicamente:"Io non farei mai una cosa del genere con un ragazzo." Chiara:"Ritiro quello che ho detto, tu mi considererai pure perfetta, ma qui di perfetto c'è solo il tuo uccello." Questa così esplicita affermazione mi lasciò un po' spiazzato, ma era chiaro che anche lei aveva voglia, così non andai troppo per il sottile:"Beh, io considero perfetta te, tu me, due perfezioni insieme stanno bene no?" Chiara:"Porcellone, capisco dove vuoi arrivare" rideva "e non ho la minima intenzione di oppormi, mi piaci troppo anche tu, anche se secondo me a te interessa una certa biondina.." Io:"Cazzo, mi conosci da 24 ore e già mi capisci alla grande? Ho una voglia matta di scopare, soprattutto con te, ma Eleonora mi piace davvero tanto, non so come sia possibile, vedrò che fare, magari voi due insieme, intanto mi godo te." Chiara:"Fammi anche godere, quel bel pisellone mi deve far avere almeno 4-5 orgasmi." Io:"Li avrai tutti, ti sentiranno al ...
... villaggio per quanto urlerai." Detto questo, la presi di forza e avvicinai la sua figa alla mia bocca, iniziando a leccarle la topa con un gran vigore. Mordicchiai il suo clitoride bello in mostra, e lei iniziò a lanciare urletti di piacere. Continuai a leccarla per un po', lei sbrodolava umori da tutte le parti, umori che puntualmente raccolsi e ingoiai, era il nettare del paradiso. Poi mi staccai da lei e appoggiai il mio cazzo tra le sue tette, e inizò una spagnola da sogno. La mia cappella, ogni volta che si avvicinava alla sua bocca, spariva, oppure la leccava, facendomi impazzire. Dopo una decina di minuti di questo lavoretto, mi preparai a penetrarla. Appoggiai la mia cappella all'entrata della sua topa e entrai con un colpo secco. Lei mi incitava:"Si cazzo, si, trombami, più forte, distruggimi fisicamente, cazzo, fammi godereeeeeeeeeeeeee, ho voglia di cazzooooooooooooooo." La stantuffavo con una forza incredibile, lei sotto io sopra, e continuai finché non raggiunse l'orgasmo:"Aaaaaaaaaaaaaah, sto venendooooooooooo, sisisisisisisiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii." Quindi si sedette sul mio uccello e iniziò a cavalcarmi. Aveva un ritmo diverso, era più lento e morbido, lo faceva quasi con dolcezza, nonostante si mastrurbasse furiosamente mentre mi cavalcava, aveva il clitoride infiammato, continuava a urlare:"Cazzo, sto godendo come una cagna in caloreeeeeeeeee, sfondami daiiiiiiiiiiii, sisisisi vengo di nuovoooooooooooo." E venne nuovamente. La sistemai a pecorella per concludere, ...