1. Che presa per il culo


    Data: 09/08/2018, Categorie: Incesti Autore: FixHard, Fonte: EroticiRacconti

    Siamo agli inizi degli anni '80 in un paesino della Calabria, il mio nome è Santo, ho 21 anni faccio il muratore e vivo con mia madre Lucia, ormai vedova da 11 anni. Ho anche una sorella maggiore che a breve darà alla luce il suo primogenito. Un tardo pomeriggio rientrando a casa dal lavoro, trovo mia madre al telefono con mia sorella Concetta, senza far caso alla conversazione mi reco in bagno per farmi una doccia e iniziato a insaponarmi il mio pensiero cade al giovane aiutante che mi avevano affiancato al lavoro. Un ragazzo di 30 anni bello come il sole, capelli neri, occhi verdi, pizzetto, petto villoso, corporatura muscolosa, non per la palestra ma per il duro lavoro. Il cazzo in un batter d'occhio mi si rizza, immaginando quel manzo tutto nudo, inizio a pensare come potesse avere il cazzo e come sarebbe stato bello poterselo succhiare. La mia mano insaponata scorreva sul mio pene, donandogli piacere, il sapone ne lubrificava il movimento facendomi avvertire ancor più piacere. La cappella gonfia usciva da una schiuma bianca che ne faceva risaltare il colore e la tensione. Le palle sode e tonde si mostravano in tutta la loro pienezza e voglia di svuotarsi fino a quando quel continuo movimento riuscì a farmi avere un orgasmo, schizzando tutto il mio seme sulle verdi piastrelle. Finito di fantasticare e di lavarmi, mi reco in cucina per cenare e trovo mia madre palesemente pensierosa. - mamma che hai? - stavo al telefono con tua sorella, mi ha detto che ha bisogno di me, ...
    ... che non vuole restare sola a casa in quanto Giacomo (il marito) è fuori per lavoro tutto il giorno, e che i suoi suoceri per il momento non possono scendere al paese, quindi l'unica son io a poterle stare vicino. - Mamma dove sta il problema? non capisco? - Il problema è che dovrei lasciarti solo chissà per quanti giorni , e tu non sei bravo manco a farti 2 uova, ecco dove sta il problema! Scoppiai a riderle in faccia e la cosa non fu gradita, tanto che mi dette un ceffone, anche se blando ricordandomi di portale rispetto. - Scusami Ma , non avrei dovuto, ma mi è venuto spontaneo, quel che dici è vero ma non è un problema .... Concetta abita a 10 minuti di motorino dal cantiere dove lavoro ora , quindi alla sera potrei venire a cenare da voi, portarmi via il pranzo per l'indomani e rincasare per dormire. - Beh effettivamente se sei così vicino la cosa è fattibile. - Si è fattibilissimo non devi preoccuparti! Il suo viso tornò sereno e potemmo metterci a cenare. L'indomani preparò la valigia e presa la prima corriera del pomeriggio si recò da lei. Finito di lavorare, tutte le sere come da copione andavo a cenare da loro per poi rientrare a casa per dormire. Ma il venerdì andando da loro per la cena , trovai a casa anche zia Pina (sorella della mamma) e zio Giuseppe. - Che sorpresa zii! che gioia rivedervi e andandogli incontro li abbracciai. - Ciao Santo, ma come ti sei fatto grande, sei davvero cresciuto e che bel ragazzo ti sei fatto, disse la zia! Zio Giuseppe annuì con la ...
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