Anna dei miracoli
Data: 10/08/2018,
Categorie:
pulp,
Autore: Tibet
Regola prima della sopravvivenza. Colpisci per primo… e colpisci forte. Non so per quale astruso motivo mi aveva preso in antipatia, forse perché ero forestiero? Forse semplicemente perché era un idiota. Non avevo fatto altro che passare due orette in quel bar, tirare a far sera… seduto al banco bevendo qualche birra, nulla di più… neanche avevo guardato la cameriera pettoruta che serviva. Ma so che lui cercava rogna, solo che io… proprio in quel posto avevo la necessità di passare inosservato. Feci per uscire e lui mi si mise davanti, eccoci… mi dissi… l'incipit deve essere potente ed inaspettato, devi arrivare al sodo il prima possibile e poi sparire. Mi fermai alla distanza giusta, fintai di girarmi e lo colpii con tutte le mie forze al basso ventre con un calcio e lui crollò a terra come un sacco d’aria che si svuota… urlava e gemeva tenendosi con le mani i coglioni martoriati. Uscii… ___________________________________ Anna dei miracoli… Si dice in giro che Anna sia una maga. Ma si sa quanto è maldicente la gente. All’inizio raccoglieva piante officinali per farne dei decotti secondo vecchie ricette tramandate dalla sua famiglia e questo solo per passione. Poi… man mano… prese a dare le sue pozioni a chi ne aveva bisogno, in cambio solo ringraziamenti o piccoli doni. Non si sa quando la sua fama travalicò il piccolo centro agricolo dove viveva. E non si sa quando iniziò a circolare in giro la voce che era capace di vincere l’impotenza maschile. E la sua passione ...
... diventò un mestiere, una professione. Da lei venivano le donne… mogli, amanti, fidanzate lamentandosi della scarsa vena amorosa dei loro uomini e lei dava loro le pozioni adatte. Usava la radice antropomorfa della mandragola che raccoglieva personalmente e che lasciava macerare lungamente in una soluzione di alcool per liquori. E la cantaridina che ricavava dal coleottero cantaride che da una infinità di tempo si sa che ha proprietà afrodisiache. La muira puama che faceva venire dalle foreste del Brasile, la catuaba anche dal Brasile raccolta dagli indios Tupi che dicono “ se entro i 60 anni hai un figlio… è tuo, dopo i sessanta il figlio è di catuaba”. E ancora macerava la polpa della maca che veniva dalle Ande e la salsaparilla e la damiana conosciuta fin dai tempi dei maya e la yohimbe, un alcaloide ricavato dalla corteccia dell’albero omonimo proveniente dal west-Africa. Iniziarono a venire da lei anche uomini che cercavano la virilità perduta, anziani amanti che dovevano soddisfare giovani compagne. Lei contava sull’effetto placebo dei suoi preparati, molto o tutto dipendeva dagli stimoli cerebrali. In certi rari casi… interveniva personalmente, usava i suoi poteri, il suo corpo. _____________________________ Io sono un animale da città. Questi posti… con così tanto verde intorno mi deprimono, mi sento osservato. Da predatore mi sembra di diventare preda. Nulla può mimetizzare un sicario quanto la folla. Dargli la necessaria sicurezza. Voglio finire presto il mio lavoro e ...