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Il dopo partita
Data: 12/08/2018, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Autore: Valery92
Mi sono lasciata convincere da alcuni miei amici a partecipare ad una partitella di basket. Gli serviva il decimo �uomo� e a quanto pare io ero l�ultima spiaggia.Quando andavo alle medie ho praticato per un anno pallavolo; ma ero talmente scarsa a ricevere la palla e a schiacciare che poi ho cambiato sport. Sono passata al basket e almeno in quello me la cavavo molto bene.Sapendo di non essere una totale incapace ho accettato ben volentieri la proposta; almeno non avrei sfigurato. Una piacevole alternativa ad una corsetta in campagna. Anzi mi sono offerta pure io mentre si stava chiacchierando la sera precedente.Col cavolo; o mi sono dimenticata in questi nove anni come si gioca; o ai suoi tempi giocavo con delle emerite schiappe tali da farmi pensare di essere una gran cestista.Alla fine della partita, in cui non ho fatto altro che correre su e giù dietro ad un pallone che non sono mai riuscita a toccare, ero agonizzante. Pensavo che andando regolarmente a correre sarei riuscita a tenere almeno il ritmo dei miei compagni. Nemmeno quello sono stata capace di fare.Mi viene in mente un esercizio che ci faceva fare il mister ai suoi tempi. Lui lo chiamava il suicidio. Oggi ci sono andata proprio vicina.Sul serio, se non avessi una reputazione ed una dignità da difendere mi sarei lasciata cadere sul campo e mi sarei fatta portare in spogliatoio. Invece, zitta ,zitta, sono andata a farmi dare le chiavi di uno degli spogliatoio dal gestore dell�impianto e poi sono collassata ...
... sulla panca per dieci minuti buoni.Speravo di fare bella figura; magari vantarmi di aver giocato in passato. Vista la prestazione miserevole non ho nemmeno pensato di dire che avevo già giocato. Meglio stare zitte in certi casi.L�unica cosa di positivo è che i miei amici non hanno infierito. Certo in fondo chi è tanto scemo da sparare sulla croce rossa? Vabbè almeno ho fatto un po� di movimento anche se i miei piedi mi stanno uccidendo dal dolore.Uffa, mi rialzo dolorante dalla panca ed inizio a svestirmi. Una bella doccia laverà via il sudore e la puzza dell�insuccesso. Fa male persino togliersi il reggiseno; per non parlare di camminare sulle ciabattine.Mi dirigo nella sala docce, un unico locale senza divisori o altre comodità del genere. Non c�è neppure il posto dove appendere l�accappatoio o appoggiare il bagno schiuma. Che razza di povertà; mi arrangio buttando l�accappatoio sopra all�asciugacapelli e il balsamo me lo terrò in mano.Vabbè che il posto è frequentato solo da uomini; di fatti i miei amici mi hanno detto di chiedere al gestore di lasciarmi uno spogliatoio solo per me, ma un po� di comodità dico io?Come dovrò fare a lavarmi i capelli se devo tenermi in mano il doccia schiuma?Che brutto pomeriggio penso mentre faccio venire giù l�acqua calda. Con la temperatura giusta mi metto sotto al getto e lascio che il calore dell�acqua mi sciolga un po� i muscoli. Che sollievo.Vorrei potermi estraniare dal mondo; ma non posso. Sento la porta che si apre e della gente che ...