1. Autovelox


    Data: 12/08/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: funico87

    Vi siete mai chiesti come passano il tempo 2 poliziotti durante un autovelox? No? Bene, adesso vi racconto come passo il mio di tempo!ORE 9:24 AMEro in guardiola quando si avvicina l’agente Leonardi dicendomi “Marino, andiamo! Dobbiamo andare a montare una postazione autovelox. . . “Sapevo già cosa mi aspettava, non era certo la prima volta e mentre lo seguivo lo ammiravo ancora una volta: Leonardi, un agente di polizia di 39 anni, carnagione scura, moro occhi chiari, alto e ben in forma, ne magro ne grasso ma ben piazzato. Spalle large e vita stretta e che culo . . . Salimmo in macchina e il suo profumo mi penetrò le narici fino a salirmi su nel cervello facendomi contorcere dal piacere! Leonardi mi guarda, sorride e mette in moto sgommando via verso il posto designato. Conoscevo molto bene anche quel posto e mentre fremevo ed aspettavo mi sentì dire da quell’accento meridionale “ Marino, che minchia aspetti? Sai quello che devi fare, moviti!!!” ed io come un automa allungai la mano sinistra e cominciai a palpare il suo interno coscia, il suo cavallo, mentre lui allargava le cosce per permettere alla bestia di muoversi. Io palpavo e mugolavo, lo sentivo gonfiarsi, diventare enorme e lo desideravo sempre più. “Meno male che esistono i femminelli come voi Marino, altrimenti chi riuscirebbe a soddisfare i bei tori da monta come me? Ora fermati, siamo arrivati, vai a montare l’autovelox e torna qua. . .”Annuii e andai, montai subito lo strumento e ritornai su in macchina. ...
    ... Eravamo posizionati in autostrada, all’uscita di un’area di parcheggio, nascosti dietro una folta vegetazione e in questo modo lontano dagli occhi degli automobilisti.Appena salii ritrovai la solita scena, ed ogni volta è come se fosse la prima volta. Lui lì con la cerniera aperta e quella mazza eretta che usciva fuori mentre se lo tiene alla base con entrambe le mani. Li in tutto il suo splendore Leonardi attendeva me, o meglio, la mia bocca! Non persi tempo e me lo cacciai in bocca facendolo sospirare. Lo presi alla base togliendo le sue mani che posizionò una dietro la mia nuca e una dietro la sua, e chiudendo gli occhi leccai e ciucciai la sua cappellona. Con gli occhi chiusi sentivo il suo sapore maschio fottermi la bocca, il cervello, i miei sensi li andavano man mano perdendo, e ad ogni suo sospiro di piacere io godevo! Avevo quella mazza tra le mani, mentre con le labbra schiuse davo piccoli bacini per tutta la lunghezza dell’asta e equando arrivai in cima alla cappella, con un bacio a labra aperte la inglobai tutta nella mia cavità orale insalivandola per bene per poi risucchiare il tutto in un vortice di lingua ed aria . . . Piaceva molto al mio collega questo lavoretto, tantè che ogni tanto lo guardavo e lo trovavo ad occhi chiusi a mordersi le labbra. Poi andai giù giù giù fino a farlo arrivare alla gola, mentre lui spingeva la mia testa lungo il suo cazzo e d io arrivato ai coglioni, uscì la lingua e li leccai. . . avevo gli occhi strizzati dallo sforzo e stavo ...
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