1. Tomomi


    Data: 14/08/2018, Categorie: Etero Autore: suve, Fonte: RaccontiMilu

    ... la punta del mio pene sulle sue labbra, carezzandola e facendomi accarezzare. Entro piano, quasi sopraffatto dal suo calore. Non faccio fatica a arrivare in fondo e prendo a muovermi. Faccio le cose con calma perché voglio assaporare a lungo questa delizia ma &egrave Momoko che cambia tutto girando la testa e dicendomi:.E� un chiaro invito, vedo le sue natiche, il suo piccolo ano poco sopra il mio membro e mi afferra la voglia di entrare in lei anche da lì. Esco e appoggio il mio pene sul bocciolo grinzoso, spingo piano per paura di farle male ma ancora una volta &egrave lei a decidere. La stretta dei suoi muscoli mi blocca causandomi quasi dolore, poi li rilassa e mi permette di entrare ancora un po�, poi stringe ancora. Il gioco prosegue fino a quando arrivo con il pube a contatto con la sua pelle. Mi stringe ancora impedendomi ogni movimento. E� una tortura deliziosa. E� lei che si muove avanti e indietro ora, dosando la penetrazione a suo piacimento. Appoggio le mani sulle sue reni non per stringerla ma per accompagnarla. Presto sento i miei lombi diventare infuocati e inizio a spingere. Momoko si rilassa e diventa accogliente, ricettiva, aperta ai miei colpi che si fanno sempre più veloci, sempre più intensi costringendola a cadere a terra, io sopra di lei che la pugnalo con il mio pene ancora due, tre volte per poi piantarmi sino in fondo dentro di lei per ...
    ... donarle ancora una volta il mio seme mentre grugnisco, gemo e urlo il mio piacere.Cado all�indietro stremato sfilandomi da lei, il godimento &egrave stato assoluto se mi sento senza forze. Ho vagamente coscienza di Momoko che mi copre con il kimono e si allontana non prima di avermi sfiorato delicatamente le labbra. Che strano, non ci siamo baciati prima.E� mattina, sono inginocchiato, le cosce allargate, davanti al portico del Mio Signore. Vedo i notabili, altri samurai, tutti in attesa del momento. Non vedo lei ma &egrave ora che io compia il mio dovere. Mi scopro la spalla destra e il ventre dal kimono, prendo la wakizashi e ne copro parte della lama, quella verso l�impugnatura, con un foglio di carta di riso. Qui pongo la mano sinistra mentre la destra &egrave sull�impugnatura, così riuscirò a fare più forza. Appoggio la punta al mio ventre, a sinistra, e affondo la lama. Un dolore atroce mi colpisce, ma devo resistere ancora per il mio onore. Muovo la lama verso destra aprendomi il ventre e mi fermo. Ecco, ho compiuto il mio dovere, il mio onore &egrave salvo riscattato dal mio dolore e dalla mia vita. Il Mio Signore &egrave appena dietro di me, lo sento sguainare la katana e sussurrare appena .In quell�interminabile attimo in cui le mie orecchie sentono il fruscio della lama che cala, il mio naso avverte, ricorda, il profumo di Momoko. Poi &egrave il buio. 
«1234»