In barca in mezzo al mar - Racconti Erotici

In barca in mezzo al mar

…lei se lo passa sul viso, come un pennello per il trucco e ci gioca e finalmente lo bacia, percorre l’asta con la lingua dalla base alla punta, apre la bocca e lo accoglie…ed io vado in estasi. La sua bocca calda, generosa e avida allo stesso tempo mi porta in paradiso; le accarezzo i capelli mentre lo succhia rumorosamente, lei alza lo sguardo e mi fissa negli occhi mentre mi dà piacere. Potrei anche morire adesso !!! Anzi no, ci mancherebbe…voglio andare fino in fondo, ormai è viola tanto sono eccitato e non ce la faccio più: la voglio. La faccio alzare e la bacio ancora, vorrei mangiarla tanto è il desiderio di lei. La invito a sedersi nel pozzetto, le apro le gambe continuando a guardarla negli occhi, mi inginocchio davanti a lei e mi tuffo tra le sue cosce, puntando al suo fiore che trovo fradicio di umori e gonfio di eccitazione…quanto mi piace il suo sapore, sa sempre di buono ed è sempre pronta a farsi leccare da me. La mia lingua scorre sulla sua figa bagnata, le mie labbra la baciano come fosse una bocca, mentre lei si incurva all’indietro presa dal piacere ed eccitata all’ennesima potenza. “Scopami subito !!” mi chiede con un misto di autorità e implorazione. Mi scosto dalla sua seconda bocca, sempre in ginocchio l’accarezzo con la punta del mio cazzo durissimo; glielo faccio sentire piano, su e giù, lasciando entrare solo la punta mentre lei, combattuta tra la voglia di averlo subito e il piacere di quella piccola tortura, mi dà del bastardo perché mi sto ...

... vendicando in qualche modo per prima. Ma in realtà anch’io sto soffrendo e non vedo l’ora di scivolare dentro di lei, fino in fondo. E lo faccio…con una facilità sorprendente, visto quanto sono eccitato, ma lei è così bagnata che entra senza il minimo sforzo: sento il suo calore, in contrasto con la brezza che ci accarezza e rinfresca…dio che bello… Lei viene subito e anch’io sono lì lì, ma mi trattengo; non voglio finire e voglio farla godere ancora e ancora e ancora… Ora prende l’iniziativa, si alza in piedi, mani sulla ruota, mi offre il suo sedere ed io non mi faccio certo pregare…in piedi dietro di lei la penetro prima piano con dolcezza, poi man mano aumento il ritmo e la forza delle spinte…lei viene ancora e stavolta non trattiene un grido che cerca di strozzare invano !! ci accorgiamo solo ora che a mezzo miglio da noi c’è un piccolo gozzo con due uomini che pescano, siamo sopravvento, mi sa che ci hanno sentiti…di sicuro ci hanno visto anche se da lontano non credo si siano resi conto di cosa stiamo facendo. Ma in questo momento sono troppo preso ed eccitato per pensare a loro. Adesso che ha goduto di nuovo voglio il suo culo; è sempre il dolce, la ciliegina sulla torta, non fumo e non conosco la sensazione, ma per me deve essere come la sigaretta dopo il caffè… Con la mano l’accarezzo, con il suo succo le bagno il buchino per lubrificarlo, mi inginocchio dietro di lei e glielo bacio e glielo lecco con gusto ed eccitazione, poi mi rialzo, punto decisamente lì e piano piano, ...