1. Ambizione taciuta


    Data: 22/08/2018, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    Era una giornata afosa e benché fosse soltanto il mese d�aprile c�erano quasi trenta gradi, la metropoli era torrida, oserei dire infuocata, lei indossava un vestito aderente di color nero estivo, però leggero, in quanto il colore biondo dei suoi capelli si combinava magistralmente con la colorazione del vestito rendendola in tal modo ancora più provocante e sensuale. Quest�atteggiamento e questo portamento attiravano e incuriosivano sennonché oltremisura l�attenzione, il coinvolgimento e l�interesse di tutti, per il fatto che numerose persone si fermavano infatti a esaminarla squadrandola con cura, perché lei era al tempo stesso l�immagine della primavera e del rinnovamento del desiderio, giacché lo risvegliava e lo riportava alla luce in tutti.Lei tutto quest�aspetto in realtà lo percepiva in modo spiccato sentendolo nitidamente dai loro allusivi commenti, nelle loro interpretazioni e nei loro sguardi: a volte rallentava di proposito per goderseli più a lungo, mentre i suoi tacchi riecheggiavano sul selciato come per anticipare il suo arrivo, per poi lasciare un eco ben differenziato e netto del suo passaggio. La primavera per opinione comune &egrave, ed era anche per lei, la stagione dove tutte le sue voglie si risvegliavano, si smuovevano e andavano rapidamente soddisfatte, in quanto oggi più che mai cercava carne fresca, resistente, robusta e vigorosa, perché voleva godere.In quel preciso momento fu attirata dal vociare d�un gruppo di carpentieri e di muratori che ...
    ... stavano edificando un fabbricato nei pressi del suo ufficio, dal momento che le arrivavano chiari e ben distinti i loro grossolani e pacchiani commenti, tenuto conto che era proprio quello che stava cercando e anche loro erano predisposti al punto giusto, pertanto si diresse sollecitamente verso quegli uomini, mostrando un misto di classe e di sensualità, visto che poteva sentirli manifestamente eccitati anche da quella distanza, scelse quello che le ispirava e le suscitava più erotismo e puntò decisa verso di lui bloccandolo e inchiodandolo con il suo sguardo smanioso e penetrante. Gli altri compagni di lavoro continuavano nel frattempo a conversare facendo battute aggiungendo spiritosaggini sempre più eccessive e sfrenate, lei però volutamente li ignorò non prendendoli in considerazione, infine agguantò per mano la preda di turno portandoselo sul retro d�un gabbiotto poco distante.Lei lo pretendeva e lo voleva subito, lì, non gl�importava né gl�interessava in nessuna maniera se gli altri avessero potuti vederli o sentirli, dal momento che in quell�istante lei lo sospinse volontariamente contro la parete di quel prefabbricato e lo inchiodò con il suo corpo, in seguito iniziò a baciarlo sulla bocca, sul collo e sulle spalle, perché lui aveva il sapore, l�odore del sale, del sudore e in special modo di vero maschio. Lei in quell�occasione non indossava il reggiseno, mentre i suoi capezzoli eretti si sfregavano contro il suo petto, eppure fu un attimo, perché lei gli afferrò il cazzo ...
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