1. Un racconto del tutto inverosimile...


    Data: 24/08/2018, Categorie: Anale Voyeur Sesso di Gruppo Autore: effedi, Fonte: xHamster

    ... buona idea.Lasciai passare qualche giorno, poi il Mercoledì successivo fui io a stuzzicarla con qualche messaggino, nel pomeriggio:-Se stasera ti metti sexy, ti porto a cena fuori--E dove mi porti?--Dipende da cosa vuoi mangiare e da quanto sarai sexy--Ciccia buona--Ok. Però allora dovrai essere moooolto sexy. Ad esempio potresti metterti quel completino col nero e rosso che ti ho regalato lo scorso anno--Mi vestirò sexy-Il tranello era teso.La portai a cena all’Antica Sosta, un ristorante alle Croci di Calenzano dove fanno delle ottime bistecche. Indossava una gonna viola dalla quale faceva spesso capolino il bordo nero della calza. Io la stuzzicavo e mi divertivo a scostarle la gonna, per attirare sguardi. Ero curiosissimo di scoprire cosa indossava sotto. Finita la cena anziché tornare a casa andai verso il lago di Bilancino, mi infilai nel grande parcheggio che era deserto. Scendemmo dall’auto, ci inoltrammo lungo uno dei vialetti, e con la scusa di volerla fotografare, cosa che lei sa bene mi piace fare prima di scoparla all’aperto, la spogliai della gonna e della camicetta. Indossava un bel completino con reggicalze nero, di pizzo, che non avevo mai visto. Le dissi che era molto sexy ed arrapante, ma non era quello che le avevo suggerito io. Lei rispose che aveva visto quello in un negozio qualche giorno prima, che le era piaciuto, e dopo la mia proposta del pomeriggio era corsa a comprarlo.Feci finta di bermi la scusa. La fotografai mentre posava, poi mentre mi ...
    ... spompinava. Poi la scopai sul cofano dell’auto con molta soddisfazione.La mattina dopo uscii di casa prima che si svegliasse, e le feci trovare le mutandine smarrite sul tavolo, accanto a un biglietto con su scritto “le ho trovate su una panchina”.Non la sentii per tutto il giorno.Quando tornò a casa non ci dicemmo niente. Lei teneva lo sguardo basso, mentre tentava di mangiare qualche boccone. Poi all’improvviso scoppiò a piangere. Parlammo, le raccontai dei pedinamenti, le raccontai che aveva visto tutto, che il sesto ero io. Lei era a pezzi. Mi chiese di perdonarla mille volte. Io le dissi che ci avremmo pensato il giorno dopo.Il mattino seguente mi svegliai di nuovo molto presto, volevo evitare di parlarle, quindi quando uscii lei era ancora a letto. All’ora di pranzo le mandai un SMS:–Ho capito che per te è stato solo un gioco. Sono disposto a perdonarti. Però devi fare una cosa in cambio––Cosa devo fare?--Voglio che scrivi il tuo racconto di quella serata, con particolari e tutto. Devi essere sincera, e lo devi postare su un sito per racconti erotici firmato con la tua iniziale--Sei matto?--No. Per niente. Voglio il racconto dettagliato. Se non trovi un sito te lo suggerisco io. Però lo voglio leggere entro stasera.--Vuoi davvero che scriva tutto?--Tutto. Dettagliato e senza timidezza.-Non mi rispose, ma verso le 19 mi arrivò un messaggio:–www.eroticiracconti.it-Alcuni giorni dopo, nel bar dove mi fermo di solito a fare colazione, riconobbi il giglio tatuato sul braccio… 
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