1. Fuck me pants


    Data: 26/08/2018, Categorie: Etero Autore: sep, Fonte: RaccontiMilu

    Questo &egrave un racconto di un'avventura capitatami quando avevo 28 anni.Aneddoto: una mia amica americana sostiene che una donna che indossa pantalonii bianchi attillati &egrave in cerca di sesso. Infatti in america li chiamano: fuck me pants.In quel periodo stavo cercando casa per me e la mia ragazza. Avevamo visitato diversi appartamenti ma nulla di interessante. Di solito ci dividevamo le visite causa lavoro.Un giorno mi chiamano dll'ennesima agenzia per fissare un incontro l'indomani.Mi presento sul luogo dell'incontro e con 5 minuti di ritardo si presenta una donna sulla cinquantina scarsa. Bel fisico, ben curata, bei vestiti, trucco, unghia e tutto il resto. Li per li non penso nulla di malizioso.Visitiamo l'appartamento, ma non mi piace. La signora mi chiede i nostri gusti, su cosa siamo orientati, per vedere se ha altre case che mi possono interessare.Mentre discutiamo, si sorride, si chiacchiera del più e del meno. La signora &egrave molto educata ed ha uno sguardo accattivante.Quando ci dirigiamo verso l'uscita non posso non notare il suo ancheggiare, la sua gonna che delinea le curve ed il sedere ben in vista subito sotto la giacca corta.Ci salutiamo e mi promette di chiamarmi presto.Passano i giorni e la settimana dopo la stessa agenzia mi chiama per fissare un'altra visita.All'appuntamento arrivo in orario. Aspetto 10 minuti, 15 minuti. La vedo parcheggiare e scendere dalla macchina. &egrave lei, la stessa signora, sempre ben curata, ma con un look ...
    ... diverso.Indossa una giacchetta come l'altra volta, ma sotto ha una camicetta semitrasparente con un'ampia scollatura. Ma quello che più noto sono i pantaloni. Bianchi ed attillatissimi. Non posso far altro che guardarla mentre viene verso di me e scendo con lo sguardo sino alle scarpe, elegantissime con tacco a spillo altissimo.Dentro di me penso che gnocca fosse stata da giovane.Ci salutiamo e ci avviamo verso l'appartamento da visitare. Mi precede e non faccio altro che guardarle il sedere.Entriamo. Lei appoggia la sua cartellina all'ingresso e facciamo il giro dell'appartamento. Mi interessa perciò discutiamo dei dettagli. Finito il giro, andiamo in soggiorno, dove, essendo l'appartamento vuoto, c'era solo la penisola della cucina dove appoggiarsi e parlare.Mentre discutiamo, noto che la signora si sporge verso di me, ammicca ai miei commenti e sorride lievemente. Io assecondo. Ad un certo punto si toglie la giacca e si lascia ammirare la camicetta nera trasparente sulle braccia e sulla scollatura ampia. Il reggiseno nero &egrave ben in vista.Non posso far altro che ammirare e dentro di me penso: "ma non &egrave che mi sta provocando". Smetto subito di pensarci mentre andiamo avanti nella discussione.Ad un certo punto, si mette a girare intorno alla penisola, ancheggiando e sfacendo sbattere con cadenza regolare i tacchi. Il rumore dei tacchi sul pavimento mi entra nella testa. Mentre fa il giro mi guarda dicendo: "allora l'appartamento ti piace, la superficie va bene...." e continua ...
«123»