1. Prestato alla padrona trans - 3


    Data: 26/08/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Deadpool80

    I giorni successivi restai a casa e andai a lavorare. Avevo l'obbligo tassativo di non masturbarmi ma ero senza gabbia quindi subivo erezioni in ogni momento. Mi mandava messaggi e telefonate per provocarmi. Il giorno stabilito tornai da lei. Appena entrato mi spogliai e mi misi l'ovulo. Chiaramente mi venne duro ma mi ignorò. "oggi devo pagare un debito con un amico e lo farai tu, vieni di là." Mi portò in bagno e volle depilarmi personalmente. Poi mi mise lo smalto alle unghie dei piedi e delle mani. La mia erezione andava e veniva e quando mi volle mettere la gabbia dovette usare acqua ghiacciata. Poi andammo in camera. "avrai già capito che oggi ti vestirai da troia. Ti concedo di togliere l'ovulo. Indossa questo perizoma." Era rosso e fatto in modo da contenere il mio cazzo stretto nella gabbia. Poi mi mise due seni finti e un reggiseno. Il seno finto aveva una specie di capezzolo turgido che si vedeva attraverso il reggiseno. Poi fu la volta di una minigonna minimale un po' larga per non mostrare rigonfiamento e una maglietta aderente che ovviamente esaltava i capezzoli finti. Poi fu la volta del trucco e di un paio di scarpe tacco 12. "La padrona ti aveva fatto usare qualcosa ma non tutto. Hai un bel fisico, sei una sissy perfetta." Infine mi mise una parrucca con caschetto nero e un foulard per coprire il pomo d'adamo. Mi fece camminare su e giù e mi insegnò come muovermi. Suonò il campanello e arrivò il suo amico. Era un nigeriano enorme, alto quasi due metri e con ...
    ... un gran fisico. Lo presentò come Johnny. "ho un debito con Johnny, alla fine ci siamo accordati che voi uscirete insieme poi..." Mi prese sotto braccio e mi accompagnò alla macchina. Per salire e scendere dovetti aprire le gambe e mostrare tutto. Al centro commerciale dovevo fare la sua fidanzatina tra le risatine dei ragazzi e le occhiatacce delle signore: ero una troia bianca che stava con il nero per il fisico... E probabilmente un cazzo enorme. Lui faceva di tutto per aumentare il mio imbarazzo: sulle scale mobili mi mise una mano sotto la gonna per palparmi il culo, poi mi prese un gelato, un cono con solo una pallina al cioccolato che dovetti mangiare di fronte a lui. Al negozio di articoli sportivi mi fece provare diversi costumi da bagno mettendo dentro la testa per vedere come mi stavano e commentare a voce alta. Poi al negozio di scarpe per vedere le acrobazie che dovevo fare per non mostrare la gabbia. Infine salimmo a piedi dal primo all'ultimo piano usando le scale mentre cercavo di mantenere l'equilibrio e non mostrare tutto mentre le sue mani mi esploravano. Decise infine di tornare. In auto era lui alla guida e cambiò tono "ora basta giocare, tirami fuori il cazzo" Obbediente gli aprii i pantaloni e come avevo immaginato dalla forma non portava mutande. Con la mano tirai fuori il suo cazzo enorme. Era già enorme da mollo, quando pensai alle dimensioni da duro mi venne un brivido al culo e il cazzo si inumidí non potendo diventare duro. "ti piace troia" non era ...
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