1. per un fiore raffreddato


    Data: 27/08/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: sheila79

    È tornata la primavera e con essa anche il tuo raffreddore allergico, il mal di gola perchè hai deciso di vestirti più leggera e la tua voglia di far dispetti e capricci.Oggi in particolare ti vedo mogia, ma piena di vita. Mi vedi e mi abbracci e mi dici saltellando quel poco che riesci, oggi passeggiata vero ??cerco di frenare il tuo entusiasmo chiedendoti dell'allergia e del ginocchio, soffi il naso e poi mi dici che quattro passi non hanno mai ucciso nessuno. Così saliamo in auto e andiamo a farci una passeggiata, non al solito posto, ma al villaggio industriale, così puoi far foto e distrarti.Ci vuole poco e quando iniziamo la discesa il panorama è incantevole, erba verdissima nei piccoli prati delle villette e fiori appena sbocciati alle estremità dei rami, piccole macchie di colore con sfondo verde . Lo vedo che non stai nella pelle, prepari la macchina fotografica al collo e quando ci fermiamo mi passi la tua borsa e mi dici “ andiamo” ci sono così tanti angoli stupendi …....ti dico di andar piano, ma non mi ascolti e continui a spostarti a destra e a sinistra della strada per cercare l'angolazione giusta e lo s**tto perfetto, poi mentre torniamo verso l'auto ti fermi a guardare un fiorellino vicino ad una panchina, ti dico di non fermarti ma non mi ascolti e cerchi di raccoglierlo, ma il ginocchio non ti sostiene e ti ritrovi seduta x terra. Cerchi di rimetterti in ginocchio per alxarti con l'aiuto della panchina, mi sono voltato per cercarti e sto osservando ...
    ... tutto, ho il cuore in gola e corro tornando indietro per vedere se stai bene. Ti trovo li seduta con le lacrime che ti rigano il volto e ti abbraccio forte e ti faccio rialzare ma sento che ti appoggi più del solito a me per rimanere in piedi, così ti giro e ti faccio sedere sulla panchina. “ringrazia tutta questa gente altrimenti te le avrei date qui, ora e tante”. Ti massaggi il ginocchio mentre cerchi di calmarti. Prendi un altro fazzoletto e ti asciughi gli occhi, soffi il naso e mi sussurri che ero scappato avanti e senza la borsa non avevi neppure il telefono, e con la voce bassa non ti sentivo e ricominci a piangere ….. “non volevo farti spaventare, ma raccogliere quel fiore per donartelo, mi ricorda quando ero piccola e crescevano nel giardino di casa” ti guardo ed inizio a sorridere “ce la fai ad arrivare all'auto ?” ti guardo mentre con un po' di dolore ti alzi e sorridendo mi dici di si e ti incammini. Ovviamente ti prendo la mno e mi adeguo al tuo passo, poi apro l'auto e ti faccio accomodare sul sedile posteriore, chiudo e salgo al mio posto e ti dico “ io drive” e ridiamo di cuore. Parto e cerco di allungare il ritorno perchè ho bisogno di calmarmi e pensare al mio scricciolo seduto a terra in lacrime anche per colpa mia.Sono andato molto piano ed ho finto di sbagliare strada un paio di volte, ma dovevi reagire, urlarmi qualcosa parlarmi, ed invece stavi zitta fissando lo specchietto per vedere me e le mie espressioni. Ho pensato che riflettevi sul mio proposito di ...
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