1. Una piccola dedica


    Data: 28/08/2018, Categorie: Etero Autore: Praticanti, Fonte: Annunci69

    Questo racconto è dedicato a T., una donna turbata, triste, poco appariscente.
    
    O, per meglio dire, così mi appariva un tempo.
    
    La conoscevo da un po': compagna dell'editore di alcuni miei testi - persona cupa a cui addebitavo gran parte di quell'aria triste che aleggiava intorno a T. - non mi aveva mai colpito in nessun modo.
    
    Riservata, asciutta nel fisico e attenta nell'uso delle parole, non rientrava in quello che io definivo il mio modello di donna, vivace, allegra, spensierata e rigogliosa!
    
    Ero stato invitato alla presentazione di un libro di un mio amico nel laboratorio annesso alla loro casa, una piccola festa con una trentina di persone alla quale avevo aderito per avere modo di stare assieme pubblicamente ma discretamente alla mia amante di quel periodo, una giovane e bella musicista, calorosa e sensuale.
    
    Il tutto scorse senza grandi impennate di interesse, il libro era trito nel contenuto e nella forma, in buona sostanza mi annoiavo. T. vestiva un tubino che metteva in mostra quel suo fisico tonico da sportiva, ed io, per scacciare la noia, bevevo. Vino, intendo, l'acqua, com'è ben noto, marcisce i pali, almeno qui in veneto!
    
    La soglia della moderazione superata da un pezzo culminò con la benedetta conclusione della tortura programmata, così che, felice della riagguantata serenità, iniziai a fare brutte figure, alcune inoffensive, altre decisamente laide: quasi per scherzo decisi che la mia vittima preferita sarebbe stata proprio T.
    
    La serata ...
    ... finì molto ingloriosamente per me, o almeno così temetti il mattino dopo, quando appena alzato non sapevo mettere un piede avanti all'altro senza dovermi appoggiare ad una tavola, allo stipite di una porta, alla testa pelata di uno gnomo residuo di qualche incubo notturno.
    
    La svolta della giornata si verificò dopo essere entrato nel social network più conosciuto al mondo, AssBook, di cui anch'io ero utente. Mi ricordai di T., uscita indenne dai miei incubi, e le scrissi.
    
    In poco tempo il nostro dialogo si riscaldò sempre di più, per passare ad uno scambio di immagini e video davvero estremi, dove lei si sottoponeva ad apparenti umiliazioni con uomini ed animali. Io fui sconcertato, non riuscivo a collegare la donna conosciuta fino al giorno prima a quella che stavo scoprendo lì per lì!
    
    Ero eccitato, di una eccitazione che fa male, quando il nome più adatto al membro è "verga" ed il bisogno di soddisfazione è ossessivo. Decidemmo di vederci e da quel giorno iniziò l'avventura più colorata, sensuale, perversa, gustosa e smodata della mia vita.
    
    Io e T. eravamo un corpo solo, e tutto di noi era condiviso, ogni nostro desiderio esaudito, facevamo a gara ad umiliarci in video per compiacere ed eccitare l'altro, gli oggetti servivano, tutti e su ognuno di noi due, con tranquillità e, parola proibita, amore.
    
    La libertà e la serenità di scoprirci completamente disinibiti fu unica, e ora un po' triste lo sono io.
    
    T. aveva un uomo, il suo uomo, che non era l'editore e a ...
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