Metamorfosi atto i°
Data: 28/08/2018,
Categorie:
Scambio di Coppia
Autore: SweetSweetHolySlut90, Fonte: Annunci69
... prevaleva.
Passò in tarda serata. Affascinante, col suo fare deciso. Lo osservai a lungo. Spalle larghe, lineamenti fini, la barba ben curata. Solitamente i tipi dai colori chiari non mi attraggono. Fin'ora le mie scopate erano state con riccioluti ragazzi mori, fisico nella norma, non troppo alti, disinteressanti quanto me a cosa sarebbe successo dopo. Quando volevo scopare mi bastava fare la troietta maliziosa e avrei ottenuto ciò che volevo, ossia di esser sbattuta in una camera di un appartamento condiviso con altri studenti o in macchina in qualche zona industriale. Ormai era diventato facile. Ma lui, lui era tutt'altra storia.
Mi avvicinai con fare professionale “ecco il menù”. Lo guardai per mezzo secondo negli occhi e tutto intorno si annebbiò. Mi sarei fatta baciare con passione, subito. Ma mi allontanai prima di mettere a rischio il mio lavoretto che mi permetteva di comprarmi i giusti vestiti per i miei incontri di sesso occasionale o per quelli da rizzacazzi giornaliera. Ordinò una birra al farro, gusto particolare pensai. “ A che ora stacchi? Ho voglia di te”. Mi mancò il respiro e a malapena riuscii a dire “le una”.
Salutai gli altri ragazzi e lo vidi fuori dal bar mentre fumava una sigaretta. Lo avrei voluto abbracciare. Strano per me, pensai.
“Puoi fare due passi o domani mattina devi andar presto a stuzzicare qualche ragazzetto in facoltà?” e mi fece l'occhiolino. Giuro che me lo sarei fatto in quell'istante, dimenticando i compagni di corso o i ...
... tipi conosciuti online, ma sorrisi e annui e ci spostammo verso la passeggiata lungo le mura della città.
Parlammo fino a quando non resisti più e mi buttai su di lui. Lo baciai a lungo mentre come una cagnetta in calore, iniziai a strusciarmi alle sue gambe e con piacerei sentii il suo cazzo gonfio dentro al jeans.
“Quando mi masturbo penso al tuo cazzo, al nostro amplesso. I porno son solo uno sfondo ormai. Vorrei essere la tua troietta”. Mi mise una mano sopra al pantaloncino “Sei proprio una bella cagnetta, lo sai? Senti che passerina umida, bagni persino i jeans. Vieni con me, conosco un posto dove possiamo andare”. Salii in macchina sua, tirò fuori il cazzo in tiro e, dopo una bella leccata di mano, iniziai a segarlo. Arrivati al parcheggio, uscii dalla macchina e mi misi a pecora appoggiata con le mani al cofano a pantaloncini calati. “Che troietta” mi sussurrò all'orecchio mentre mi appoggiava il cazzo sul culo, con una mano mi toccava il seno e con l'altra la passera. Mi invitò a entrare in macchina e li mi distese sui sedili posteriori, mi tirò a se a gambe larghe e mi prese. Adoravo guardarlo mentre mi scopava. Quando stavo per venire, lo strinsi forte a me e, mordendogli una spalla, venni. La fica pulsava e grondava di umori. Lo baciai intensamente. Una strana nuova sensazione scorreva lungo il mio corpo e, soprattutto, nella mia mente. “Vienimi in faccia, ti prego!” gli dissi mentre tenevo il suo volto tra le mani e lo guardavo incantata. Mi fece vestire e ...