1. Come ti sciolgo il cioccolatino


    Data: 29/08/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: roberto69mara

    ... altro. L’istinto mi avrebbe portato a sfilarle in un attimo ma combattendo contro me stessa cerco di compiere i movimenti il più lentamente possibile. Infilo i pollici nell’elastico che circonda i miei fianchi e piano piano faccio scivolare verso il basso quel ridicolo pezzo di stoffa umido di sudore e umori. Accompagno gli slip fino a terra piegandomi in avanti mantenendo dritte e divaricate le gambe. Da in mezzo le gambe sbircio lo schermo, intravedo un movimento del braccio e posso scommettere che si stava già strusciando con la mano l’inizio di erezione contenuta nei pantaloni. Arrivata in fondo mi fermo in quella posizione, culo alto, glutei aperti e tutte le mie intimità in esposizione ai suoi occhi. Decisamente la cosa stava facendo riscaldare anche me.
    
    Sento un paio di sospiri profondi e poi “Al tuo culo pensiamo dopo, ora girati e fammi vedere che lecchi il cioccolatino ma attenta a non farlo sciogliere”
    
    Delicatamente mi dedico a leccare ogni singola faccia di quel dolcetto, era veramente goloso. Cerco di provocarlo “Così va bene? Lo lecco piano come se stessi leccando il tuo cazzo”
    
    Vedere i suoi occhi bramosi mi faceva sentire desiderata ed io volevo essere sua “Brava lecca come una cagnetta … ora metti a quattro zampe e mostrami il culo” Il suo linguaggio così esplicito e tendente al volgare mi manda fuori di testa.
    
    “Ora voglio che lo infili nel culo, mettiti bene voglio vedere che entra nel buco “
    
    Una scarica di adrenalina mi fa vibrare, questo ...
    ... porco riesce sempre a sorprendermi e creare uno stato di obbedienza a cui non voglio sottrarmi. Mi metto a carponi, cerco di avvicinarmi il più possibile al telefono in modo che il mio culo sia in primo piano e ben visibile. Mi lecco due dita riempiendole di saliva e poi le porto sul buco inumidendolo per bene. Prendo il cioccolatino per un’estremità e lo appoggio, lentamente comincio a spingere, sento una certa resistenza, spingo ancora ed ecco cedere i muscoli e fare spazio al nuovo intruso. Certo non era un problema di dimensioni ,era più un aspetto mentale, era la prima volta che qualcuno mi vedeva giocare da sola con il culetto. Era un incognita anche cosa sarebbe accaduto dopo visto che si sarebbe sicuramene sciolto. Lo infilo per tre quarti, tolgo la mano e mi lascio guardare sculettando leggermente. Dopo pochi secondi “Brava così, ora spingilo dentro tutto”. In un attimo il cioccolatino è stato risucchiato dentro, la mia fantasia esplorava le varie possibilità che la sua mente maiala poteva architettare “Ora vestiti e torna alla tua scrivania, poi richiamami” Delusa e anche un po’ incazzata mi rivesto, esco dal bagno e raggiungo la scrivania. Questa cosa non mi è piaciuta e per fargliela pagare non lo richiamo. Trascorsi 10 minuti si fa sentire lui. “Non dirmi che avevi da lavorare perché non ci credo. Sono passati più di dieci minuti e il cioccolatino dovrebbe essersi sciolto, torna in bagno e sistema il telefono come prima”
    
    Non avevo nessuna voglia di ubbidire ma in ...