1. La carriera ha un prezzo – 1 parte


    Data: 02/09/2018, Categorie: Etero Autore: marynella, Fonte: EroticiRacconti

    Non sono mai stata attaccata alla carriera, ma mi piace essere valorizzata, sia come donna che come professionista. Dove non arriva una qualità, arriva l’altra…o entrambe! Purtroppo, nel mondo dei manager di altro profilo (e non solo, anche al livello di cassieri da supermercato…), noi donne siamo storicamente svantaggiate rispetto ai maschi, e per avere qualche reale beneficio dobbiamo sempre giocare di astuzia o di carte bollate. Preferisco il primo sistema…facendo leva, da buona ninfomane, sulle debolezze maschili! Tutto questo l’ho capito sin da ragazzina al liceo, quando ho capito che masturbando e facendo rapporti orali al bidello riuscivo a uscire o entrare di nascosto dall’istituto fuori orario o avere le anteprime dei compiti in classe che lui rubava dall’armadietto dei professori. Cosa non si farebbe per una sega o per un pompino da parte di una ragazzina di 15 anni…andate a leggervi il mio racconto, per saperne di più. All’università riuscivo ancora meglio, con l’esperienza e la maggiore età, andando a letto con svariati studenti che mi passavano i testi invece di comprarli, farmi aiutare negli esami e altro. Qui mi sono proprio divertita, perché ero una 19enne fuori sede, nella capitale, piena di bollori ormonali e circondata da ragazzi in piena tempesta sessuale…anche qui, leggetevi qualche mio racconto di vita vissuta per farvi un’idea! Appena iniziata la carriera lavorativa, ho sfruttato i miei appetiti e le mie curiosità morbose per l’universo maschile per ...
    ... avere posti di lavoro infimi ma utili per pagarmi gli studi, come cameriera nei pub, facendomi scopare dal proprietario e rubando il posto a poveri e onesti ragazzi bisognosi più di me! Ed anche qui, ho confessato le mie colpe su questo sito… Ma veniamo ai giorni nostri. Ovviamente anche in questa azienda, per citare l’ultima, approfitto della mia insaziabile sete di maschio per fare una splendida carriera… A cominciare dal mio amministratore delegato. Lo conobbi ad una convention aziendale sul Lago di Como, nel Grand Hotel Cadenabbia, ero lì come tirocinante per uno studio privato, e durante una cena lo inquadrai subito…bello, arrogante, professionale nei modi e nel parlare…elegante nel vestire, perfetto nei suoi 45 anni dell’epoca come anche adesso. Ci siamo studiati tutta la serata, gli ho girato intorno come un’orca, fissandolo nei momenti giusti…e lui ricambiava. Sul finire della serata, mi dirigo sul terrazzo, lui mi segue con lo sguardo, poi si avvia dietro di me…individuo subito un angolo buio dietro il piccolo porticato, mi appoggio alla balaustra, languida e rilassata, con il mio vestito lungo di raso nero, il filo di perle e qualche bracciale, i capelli raccolti sulla nuca…lui arriva sornione, si ferma a pochi passi dietro di me, il bicchiere in mano…e domanda distratto "sei di qualche studio in particolare?” intuisce sagace…ed io “si, dello studio R. M. di Potenza, ma cerco lavoro a Milano o Roma…” e lui, deciso e propositivo “si può fare, devi essere in gamba, ...
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