1. Gigolò a settant'anni Cap 1


    Data: 02/09/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Chiodino

    ... contentezza di chiudere la settimana con una nuova “buona cliente”, una cioè che pagherà il massimo della tariffa e magari anche spesso. I soldi mi fanno comodo. Maschero anche una certa noia, è solo lavoro, eccitante qualche volta, noioso fin troppo spesso. Si accomodi signora e le indico una poltrona davanti a me, scelta perchè molto comoda, di proposito collocata non troppo accosta ma neppure lontana più di tanto. Evito di scrutare il viso coperto da una maschera veneziana, una bautta, impenetrabile. Siede sulla poltrona con la naturale compostezza consueta ad una vera signora, la borsetta sul lato e le ginocchi pure un poco di lato, piegate ma ben unite. Ha le caratteristiche che da sempre prediligo: abbastanza giovane ma certo non è più una ragazza, non troppo alta, formosetta, niente mani o piedi troppo grandi. Un po' troppo formosetta? Un poco in ritardo, ma questo, ad un primo colloquio, non lo evidenzio di certo. Stavo per bere il caffè di mezza mattina, signora, ne gradisce una tazzina, preferisce qualcosa d'altro? Va bene il caffè che le cameriere hanno già preparato nell'altra stanza per poi portarcelo su un vassoio ancora nella caffettiera. Vai pure Lisetta, ci pensiamo da soli. I soliti trucchetti: resto immobile quel tanto che basta a spingere la mia ospite a mescere il caffè, a chiedermi quanto zucchero voglia per poi porgermi la tazza. Bene, signora, per ora la chiamerò signora appunto e lei si rivolgerà a me chiamandomi dottore. Un cenno di assenso, ma ...
    ... vorrei sentire la sua voce. E' mia ospite, proseguo, non sa dove siamo mentre io non so chi sia lei, non so nulla di lei. Probabilmente non lo sapremo mai. Anche se questi sotterfugi, come il modo con cui è stata portata qui, ci complicano non poco la vita, le danno, danno anzi ad entrambi alcune sicurezze, un quid di tranquillità in più. Non nomino l'amica che la ha “raccomandata”. Non deve esistere niente e nessuno oltre noi due, la lei di turno ed io, in questi primi attimi delicati; non è vitale ma migliora un poco le probabilitù di successo. Un sistema che ho adottato da tempo. Perché è qui? Esita un attimo, poi ascolto una delle storie consuete, tipo figli ormai grandi, il mariti che per lavoro si assenta spesso ed a lungo, la noia... Anche la voce mi piace. Si signora, capisco, ma chiedevo altro. Di nuovo esita, per un attimo intravedo il lampeggiare degli occhi. Mi ha colpita quello... quello che ha scritto su internet. Entro certi limiti mi ci sono riconosciuta. Cioè, chiedo implacabile come sempre in questi casi, nei preliminari. Non esita più. Un sogno, di nuovo si interrompe. Un vecchio sogno di ragazza ed ovviamente rimasto tale. Sto per dirle di andare avanti, decido invece di uscire dalla routine. Un sogno che ora può realizzare. Un mio nuovo silenzio ora la dovrebbe spingere ed infatti la porta ad ulteriori spiegazioni o a fare qualche domanda. Fino a che punto può spingersi questo...gioco? Non è un gioco, signora, sarà veramente una schiava e trattata come tale. ...
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