1. Otto Marzo


    Data: 04/09/2018, Categorie: Etero Autore: Perseus, Fonte: EroticiRacconti

    ... piego. Ti scappa un gemito quanto scivolano tra le labbra e il tuo sesso si dischiude. Quale meraviglia! Le allargo ancora un poco, non voglio farti male. Sei umida. Le mie dita riescono a scorrere su quella carne tenera con facilità, su e giù, lentamente, come a studiarne ogni minima curva, ogni più sottile reazione. Dal punto più alto, così vicino al clitoride, al punto più basso. Risalgo. Il tuo sesso pulsa, mi invita a osare. Come resistere? Spingendo con le mani ti invito ad allargare ancora un poco le cosce. Ecco, così. Che splendore... questa visione andrebbe immortalata. I pollici a fianco del tuo sesso, nella stessa direzione. Li chiudo uno contro l'altro, faccio pressione e li allargo. Le labbra seguono il movimento e si aprono assieme alle mie dita. Il tuo sesso è bagnato e invitante. Il clitoride svetta fiero. Il tuo sospiro è capace di far resuscitare i morti. "Ora sei mia." Mi chino su di te. Per un fugace istante la mia lingua sfiora il clitoride. Quello che sentono le mie orecchie non può essere descritto a parole con la dovuta giustizia. Lo faccio di nuovo. Un tocco fugace e leggero. Ancora. E ancora. Poni le mani sulle cosce, apri le gambe ancora di più. So cosa significa questo tuo gesto. Le mie labbra si chiudono sul clitoride. Inizio a succhiarlo, leccarlo, stringerlo. Ogni mio gesto un tuo gemito. So che potresti venire solo così, ma voglio darti di più. Mentre la mia lingua scivola su quel piccolo bottoncino di carne, i miei pollici si insinuano ...
    ... dentro di te. Entrambi. Uno per lato. Ansimi. Inarchi la schiena. Godi. Restano lì, tenendo il tuo sesso meravigliosamente dischiuso. Devo fermarmi per contemplare un simile spettacolo. Stai colando. Sì, proprio così, i tuoi umori colano fuori dal tuo sesso. Poche volte ti ho visto in simile condizioni, ma è meraviglioso sapere che sono capace di farti giungere a tali condizioni... Allungo la lingua nel punto più in basso che riesco a raggiungere e inizio a salire. Raccolgo ogni goccia del tuo piacere, fino al clitoride. Chiudo la bocca e deglutisco. "Ne voglio ancora." Ricomincio dal basso. Questa volta, però, quando arrivo al tuo intimo ingresso mi fermo. La mia lingua ci gira attorno. Si spinge all'interno. Poi risale. Arrivo al clitoride, lo lecco, lo avvolgo con le labbra e lo succhio. I tuoi gemiti mi faranno impazzire. "Ancora...", mormori. Sono qui per te. Scendo in basso, appoggio la lingua alla tua pelle e salgo. La tua carne è così morbida che vorrei morderla. Magari... un altro giorno lo farò davvero. Non oggi. La tua mano sul mio capo, tra i miei capelli. Ecco il tuo ingresso. Inizio a leccarlo lentamente, raccogliendo ogni goccia del tuo piacere. Adoro ascoltare il tuo corpo, sentire quale mio gesto ti dia più piacere, quale tocco ti scaldi di più. A volte per dartene ancora. Altre per starci lontano e risalcadarti lentamente. Spingo la lingua all'interno del tuo sesso, strappandoti un gemito. Mi fermo. Mugoli qualcosa in protesta. I tuoi capezzoli sono irti come ...