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Il suo nome è olivier
Data: 06/09/2018, Categorie: Tradimenti Autore: LoScrittore91
... informo. Olivier incrocia le braccia al petto, i suoi bicipiti si contraggono apparendo di nuovo possenti e perfetti. - Anche io, solo che ho perso il conto delle volte in cui le ho messo le corna -, ribatte con un tono che sembra tutt’altro che pentito. - Mi dispiace per la tua ragazza -, rispondo ironicamente. - Facendo il calciatore mi sono capitate molte occasioni con delle belle ragazze ed io non sono uno che resiste facilmente -, mi spiega con un’espressione divertita. - Quindi sei uno stronzo -, gli dico sorridendo, usando un tono piuttosto scherzoso. - Si lo ammetto -, conferma sghignazzando. - Da quanto state insieme? - - Sei anni - - Ah, immagino che oltre a lui non hai avuto altre esperienze - - No infatti -, rispondo con un lungo sospiro. - Dal momento che è stato l’unico, spero che sia almeno dotato -, esclama. Sentendo quelle parole scoppio immediatamente a ridere, abbasso lo sguardo scuotendo ripetutamente la testa. - Come mai ti interessa? -, domando tornando con lo sguardo su di lui. - Curiosità maschile -, mi risponde con un sorriso da schiaffi. - È una cosa privata, mi dispiace deluderti - - Ho capito, ce l’ha piccolo - Ha indovinato, mi vergogno quasi a dirglielo, passerei per la sfigata che è stata solo con un ragazzo che ce l’ha anche corto. Ho sempre evitato l’argomento con le mie amiche, soprattutto con Virginia. Lei, da quando si è lasciata, è stata con tutti ragazzi che potevano vantarsi di un 18 ...
... centimetri, in alcuni casi anche 20. Ho sempre provato invidia ma, cosa ancor più grave, mi è capitato di immaginare come sarebbe stato farsi scopare da un ragazzo dotato, magari africano. - No, ce l’ha normale, 16 centimetri -, rispondo mentendo. Olivier mi guarda fisso, come a voler decifrare la mia espressione. Fa scivolare la mano sul suo viso, lisciando delicatamente la barba, finendo per toccarsi il mento. - Ti sei accontentata di poco -, afferma provocandomi. Inarco le sopracciglia. - Da come parli sembra che sei messo meglio - - Decisamente meglio -, ribatte con un sorriso di sfida. Sto per controbattere, lo squillo del telefono però mi blocca improvvisamente. Apro la borsa e afferro il cellulare, come immaginavo è Riccardo. - È il mio ragazzo, fai silenzio altrimenti scopre che sto qui -, spiego ad Olivier. - Ok, vai tranquilla - Snodo le gambe, in precedenza accavallate, tornando pertanto in una posizione composta. Faccio un prolungato sospiro, ricco di ansia e sensi di colpa. - Ehi amore -, rispondo con un sorriso forzato, lo sguardo fisso sul pavimento. - Amore! Sei a casa? -, domanda Riccardo con un tono dolce. - Si sì, sono appena tornata - - Ok allora di do la buonanotte, io sto crollando - - Va bene amore, ci sentiamo domani, ti amo - - Ti amo anche io, a domani -, aggancia il telefono terminando una delle chiamate più lunghe della mia vita. È la prima volta che gli mento così, non mi riconosco nemmeno. Spesso mi capita ...